Stupro di gruppo, chiesto l’invio di ispettori ministeriali

8 aprile 2013 | 04:00
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Stupro di gruppo, chiesto l’invio di ispettori ministeriali

Sentenza ritardata, deputate Pd contro il tribunale dei minori

Il Faro on line – “Il ministro della Giustizia, Paola Severino, valuti l’invio degli ispettori ministeriali al Tribunale dei Minori di Roma dopo l’ennesima decisione, già bocciata dalla Cassazione, che ritarda ancora la sentenza sullo stupro di Montalto di Castro”:è quanto chiedono le deputate del Pd Silvia Fregolent, Marina Berlinghieri e Lorenza Bonaccorsi, annunciando un’interrogazione urgente al ministrodella Giustizia.   

“Dopo sei anni dalla barbarie della violenza del brancosubita da una minorenne – spiegano le parlamentari – orarischia di emergere una seconda violenza, quella della giustizia, che non riesce ad emettere una sentenza su fatti chedalle carte processuali sembrerebbero ormai verificati. A pochigiorni dal verdetto, infatti, il Tribunale dei minori di Roma hadeciso per la seconda volta la messa in prova degli otto ragazzi accusati dello stupro, provocando un nuovo stop del processo. Lastessa decisione era stata bocciata nel 2010 dalla Corte dicassazione.

C’è il rischio, quindi, che questa mossa allunghiancora una volta inutilmente i tempi”.   “Lottare per le pari opportunità – aggiungono le parlamentari – significa innanzitutto garantire pari giustizia a tutti. Difronte all’abominio della violenza fisica, lo Stato non può permettere che i cittadini si sentano prigionieri anche della violenza giudiziaria. Chi ha avuto il coraggio di denunciare laferocia e l’inciviltà di un gesto del genere ha il diritto di ricevere dallo Stato risposte certe e immediate”.   Pochi giorni fa, il 25 marzo, il tribunale dei minori di Roma aveva accolto la richiesta di una nuova messa in prova per gliotto ragazzi accusati di aver violentato una ragazzina di 15 anni nella pineta di Montalto Marina, la notte tra il 31 marzo e il primo aprile del 2007, determinando con questa decisione un nuovo stop del processo proprio quando era imminente la sentenza. Ieri la vittima, dalle pagine di Repubblica, ha sfogato la sua rabbia: “Sono stanca di combattere per avere giustizia” ha detto. (fonte: Ansa).