Il bluff degli arenili ad Ardea

11 aprile 2013 | 02:35
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Il bluff degli arenili ad Ardea

L’analisi del presidente dell’associazione Civiltà, Mauro Porcelli

Il Faro on line – Dal Presidente della Associazione Civiltà, Mauro Porcelli, riceviamo e pubblichiamo. “Nel lontano 2002 in perfetta sintonia con gli operatori locali e l’associazione di categoria, fu approvato il PUA, meglio conosciuto quale “piano di utilizzazione degli areni”. Un futuro concreto ed un rilancio del nostro arenile attraverso uno sviluppo sostenibile dell’economia locale. Tanto era corretto e chiaro, che non gradì le grazie di taluni fenomeni dell’ Amministrazione dell’epoca che ne decretarono la revoca asserendo che di li a pochi mesi avrebbero ripresentato un piano più bello ed intelligente. Dopo una sequela di fesserie raccontate agli operatori locali, sono passati “solo” 10 anni e del piano rimane l’ennesimo nulla di fatto. Resta solo l’evidente degrado e l’inesistenza di qualsivoglia forma di sostegno alle attività economiche del territorio. Però, c’è chi gira prendendo misure della sabbia e chi spiega agli operatori locali dove installerebbe l’ombrellone per i prossimi anni.

“La nostra associazione – prosegue Porcelli – sufficientemente informata sulle diverse vicissitudini, ritiene doveroso informare la cittadinanza sui punti che seguono.La revoca del piano approvato dal Commissario Prefettizio, ha decretato di fatto un vuoto di 10 anni, impedendo agli operatori di praticare l’opera di sviluppo delle nostre spiagge, con la conseguenza di mancati finanziamenti, mancati adeguamenti degli impianti esistenti e mancato sviluppo socio economico. Una condizione igienico sanitaria dell’arenile che parla da se su ogni quotidiano, con spese di bonifiche ed appalti che si rincorrono a spese della comunità che “ha il diritto di  sapere”.Un danno economico che è ricaduto sulle spalle della collettività ed in particolare sugli operatori che, da decenni, garantiscono un servizio ai cittadini e turisti che frequentano le nostre spiagge senza avere la possibilità di ampliare i propri impianti accedendo a forme di finanziamento che, invece, altre località utilizzano puntualmente.

Dobbiamo avere buona memoria di chi ha cagionato tutto ciò, ed invitiamo i consiglieri comunali  più sensibili a far pubblicare gli atti del 2002 affinchè i cittadini sappiano nome e cognome di chi ha fermato lo sviluppo del nostro territorio. Di queste ore la notizia che un nuovo PUA stia per essere definito. Sembrerebbe, però, che vengano privileggiate nuove concessioni a danno degli operatori locali che dovrebebro avere una corsia prefenziale, considerato che da anni attendo risposte garantendo un servizio di tutto rispetto. Se queste notizie dovessero corrispondere al vero, la nostra associazion egarantirà la massima attenzione, affinche il tanto atteso piano non diventi un “affare” per i soliti noti, ma tenga in considerazione gli operatori locali, peraltro cittadini di questo nostro Comune.

Invitiamo i consiglieri comunali e le relative Commissioni, ad accendere un faro sull’argomento sostenendoci nella battaglia a tutela di tutti gli operatori del settore, impedendo che le nostre ricchezze turistiche finiscano in mano ai “cannibali” che negli utlimi anni stanno devastando il nostro amato Comune. Questo lo dobbiamo ai tanti opeartori che coraggiosamente resistono attravreso il oro lavoro, alla intemperie di una politica incapace e poco attenta alle problematiche sociali dei propri cittadini. Una analogia con gli  Usi Civici, argomento che da quando è stato affrontato con l’istituzione di un tavolo di lavoro dalla nostra associazione, è diventato motivo di attenzione da parte di quella politica inconcludente che per anni ha voluto sbarrare il futuro alle miglia di cittadini che abitano quelle aree, e solo dopo il riemergere delle verità si riparte con il populismo più becero, peraltro inesatto; il pullman non devono andare in Regione”.