Vigilinaza pesca, controlli a tappeto

11 aprile 2013 | 11:50
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Vigilinaza pesca, controlli a tappeto

Sequestrati nell’ultima settimana altri 400 metri di reti da posta 

Il Faro on line – Continua senza sosta l’attività di vigilanza sulle attività di pesca marittima da parte dei militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio. I controlli effettuati nell’ultimo periodo dal battello litoraneo GC B89 e dalla  M/V CP 2099, sotto il più ampio coordinamento della Direzione Marittima del Lazio e la direzione del Compartimento Marittimo di Roma, hanno infatti portato stamani al sequestro di ulteriori 400 metri di reti da posta e di attrezzature (cd. Trappole) utilizzate localmente per la pesca dei polpi. Tali attrezzature erano state posizionate in mare da pescatori non professionisti prive dei previsti segnalamenti, costituendo anche un pericolo per la sicurezza della navigazione. Anche a seguito della collaborazione e delle diverse segnalazioni che privati cittadini sono soliti effettuare alla Guardia Costiera di Anzio, l’attività di contrasto a tale fenomeno della pesca sportiva con attrezzi non consentiti ha portato fino ad oggi al sequestro di quasi 2500 metri di reti da posta.

Anche a fronte della riscontrata attenuazione del fenomeno, dovuta principalmente all’attività di controllo ed informazione portata avanti dalla Guardia Costiera i controlli continueranno. Proprio in vista della stagione estiva oramai alle porte, infatti, i controlli in mare saranno intensificati ed estesi anche sulle spiagge al fine di tutelare le risorse marine ed i bagnanti.I due sequestri, che hanno comportato anche l’elevazione di due sanzioni amministrative per un totale di 2.000 €, sono stati effettuati nello specchio di mare antistante il Comune di Nettuno. Dalla Guardia Costiera di Anzio, a beneficio dei pescatori sportivi, fanno sapere che le reti da posta sono ammesse solo per la pesca professionale e che il loro utilizzo, in contrasto alla vigente normativa, comporta oltre al sequestro dell’attrezzo anche l’elevazione di una sanzione amministrativa da 1.000 € a 3.000 €.Gli utenti del mare eventualmente interessati ad avere maggiori chiarimenti circa il corretto utilizzo degli attrezzi da pesca potranno rivolgersi  agli uffici della locale Guardia Costiera, sempre a disposizione del cittadino.