Riorganizzato l’archivio del Comune di Cerveteri

12 aprile 2013 | 18:00
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Riorganizzato l’archivio del Comune di Cerveteri

Il Sindaco Pascucci: “Grazie all’impegno dei dipendenti comunali un passo avanti nel processo di riorganizzazione degli spazi comunali”

Il Faro on line – Si è concluso con successo il grande lavoro di riordino dell’Archivio corrente del Comune di Cerveteri. “Da anni il nostro archivio versava in una condizione di completo disordine – ha spiegato il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – grazie alla collaborazione del personale comunale si è proceduto ad una riorganizzazione completa dei documenti archiviati e all’individuazione dello scarto archivistico. In base alle disposizioni di Legge, sono state inviate al macero, senza alcun costo per il Comune, oltre 5 tonnellate di documenti suddivisi in 25 faldoni e 11 scatole, corrispondenti ad un volume di 200 metri lineari. Dopo un idoneo percorso di formazione del personale comunale, guidato dall’esperto archivista Dott. Francesco Fochetti in collaborazione con la Responsabile del Servizio Affari Generali, è stata predisposta una nuova classificazione della documentazione conservata nei locali di Via Friuli. In questo modo abbiamo potuto razionalizzare gli spazi, e proseguire nel segno di un generale processo di riorganizzazione. La Soprintendenza Archivistica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha già espresso con una lettera formale soddisfazione per il lavoro da noi svolto. Non era più possibile attendere ancora. La Legge impone regole chiare per la conservazione degli archivi. Finalmente, grazie al nostro impegno, si è intervenuti su un ambito di fondamentale importanza per il buon funzionamento della macchina amministrativa. Ma il lavoro è appena cominciato. Stiamo predisponendo altre iniziative di razionalizzazione degli spazi comunali. Il primo obiettivo è l’abbattimento dei costi sostenuti dal comune per l’affitto degli immobili che ospitano i servizi comunali, e l’archivio è uno di questi. Un costo di notevole entità, specialmente considerata la disponibilità di altri locali di nostra proprietà che, pur arredati e provvisti di tutti i confort, sono ancora inutilizzati o sottoutilizzati”.