“Sviluppo, persi centomila euro di finanziamenti”

12 aprile 2013 | 00:55
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“Sviluppo, persi centomila euro di finanziamenti”

Critiche dall’associazione Tyrrhenum: “Si trattava di organizzare venti laboratori (recitazione, danza, musica, ceramica, sartoria, cucina, ecc.) in dodici scuole di Pomezia e di Ardea”

Il Faro on line – “Persa un’importante opportunità per la promozione culturale del territorio. Il finanziamento di ben centomila (100.000) euro da parte della Regione Lazio, ottenuto dalla UONPI (Unità Operativa Neuro Psichiatria Infantile) e dai Servizi Sociali del Comune di Pomezia per realizzare il progetto Le Nostre Radici (riproposizione della tradizionale manifestazione organizzata da 20 anni dall’ass. Tyrrhenum Lo Sbarco di Enea) dedicato alle scuole ed ai bambini con BES (Bisogni Educativi Speciali),  è tornato indietro”.
Lo affermano gli esponenti dell’associazione Tyrrhenum che sottolineano come sia andata persa un’occasione d’oro per rilanciare il terriorio.

“Si trattava di organizzare venti laboratori (recitazione, danza, musica, ceramica, sartoria, cucina, ecc.) in dodici scuole di Pomezia e di Ardea. Dopo mesi di lezioni teoriche e pratiche si sarebbe realizzata, nel giugno 2013, una grande manifestazione dello Sbarco di Enea con almeno quattrocento bambini che sarebbero stati protagonisti di un evento che avrebbe segnato in positivo il nostro territorio. Dopo numerose riunioni, incontri e, addirittura, una presentazione ufficiale presso la biblioteca comunale di Pomezia, per motivi non del tutto facili da comprendere, tra mail non arrivate e una lettera che chi avrebbe dovuto non ha trovato il tempo di scrivere, i tempi sono scaduti, nonostante che si lavorasse al progetto da oltre due anni.  

Non siamo alla ricerca di responsabili, né ad indagare se dietro questo grave disservizio ci siano indolenza, malizia o solo una serie incredibile di circostanze sfortunate, però vogliamo esprimere il profondo rammarico per la perdita di questo grande finanziamento che oltre a deludere dodici scuole avrebbe consentito di realizzare il Cavallo di Troia, la Barca di Enea, duecento costumi, strumenti musicali dell’antichità, ceramiche, ecc., che sarebbero divenute patrimonio della città da riutilizzare in tutti i prossimi eventi di ricostruzione storica che da anni sono la presentazione ed il fiore all’occhiello del nostro territorio.