Società Civile, un nuovo movimento in corsa per migliorare Fiumicino

13 aprile 2013 | 15:17
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Società Civile, un nuovo movimento in corsa per migliorare Fiumicino

Migliardi: “Tornare alla democrazia diretta, dove l’eletto è solo un rappresentante del volere dei cittadini”

Il Faro on line – Un movimento strutturato sul territorio, con aderenti che vanno dall’Isola sacra ad Aranova, da Maccarese a Passo della Sentinella. Un modo diverso di intendere il rapporto tra politica e cittadini: non più dal vertice che gestisce la base ma esattamente il contrario, la base che elegge il proprio vertice non per prendere decisioni in sua vece ma per “notificarle” nell’organo in cui fa rappresentanza. Il movimento si chiama Società civile, ed è stato presentato ufficialmente stamattina a Fiumicino, in via degli Orti. Ispiratore è l’ingegner Enrico Migliardi, conosciuto a Fiumicino per essere stato il responsabile del progetto di porto turistico presentato verso la fine degli Anni 90 dalla Sofim, poi sconfitta nella corsa al costruendo porto della Concordia dalla Iniziative Portuali. Il Segretario politico locale è Osvaldo Infusino.

“C’è una degenerazione evidente della democrazia rappresentativa – ha detto Migliardi -nel senso che ormai tutto è in mano ai delegati, cioè agli eletti. Che spesso usano il potere derivante dal voto popolare con finalità ben lontane dall’interesse pubblico. Noi vogliamo invertire questa tendenza e rimettere le pedine nella loro giusta posizione: il politico eletto è al servizio del popolo, e da esse trae riconoscimento de indirizzi politici. Come? Utilizzando al meglio quello che è la piazza moderna, cioè internet”.

Migliardi di rifà all’era di Pericle, quando la democrazia diretta di tipo ateniese prevedeva che le decisioni sul bene comune fossero assunte direttamente dal popolo per alzata di mano. “Oggi non è pensabile mettere tutti in una piazza – prosegue Migliardi – ma dialogare contemporaneamente sul web sì. Vogliamo ritornare al lavoro delle sezioni territoriali di partito, ma utilizzando i nuovi mezzi. Se almeno 5 persone si mettono insieme aderendo al nostro progetto, possono aprire una sezione locale. Che discuterà le priorità da affrontare e le comunicherà via mail a segretario politico. Quest’ultimo a sua volta comunicherà i progetti alle alter sezione, e dopo un mese ci saranno valutazioni pubbliche: Se la maggioranza deciderà di proseguire su quella strada il progetto verrà veicolato ai rappresentanti comunali che avranno l’obbligo morale e civile di portarlo avanti, altrimenti se prevarranno i ‘no’ finirà in un archivio di proposte per possibili futuri ripescamenti”.

“Finora – prosegue ancora Migliardi – i politici eletti hanno fatto gli interessi di partito o peggio gli interessi personali. Nel nostro simbolo c’è una scopa: vogliamo spazzare via  questo modo di fare…”

In alcuni punti la Società Civile sembra molto simile ai grillini… “Ci sono delle analogie – conferma Migliardi – ma anche delle grandi differenze: loro hanno un’organizzazione verticistica, dittatoriale, noi il contrario. Non c’è un leader ma chi diventa eletto resta al servizio degli altri, di tutti gli altri. Nessuno ha voce in capitolo più di un altro all’interno del movimento”.Ma se la collettività scegliesse un percorso amministrativo di opere pubbliche, come si sosterrà la spinta propositiva rispetto alle risorse esistenti. In sostanza: dove si troverebbero i soldi? “Dal nostro punto di vista è un falso problema. I soldi i Comuni li spendono, eccome. Si tratta solo di decidere come. E’ su quyesto che deve esserci il cambiamento”.

Ma andrete da soli a queste elezioni o pensate a qualche accordo? “L’idea è quella di andare da soli con un nostro candidato sindaco – spiega Osvaldo Infusino -. La lista l’abbiamo quasi completata. Stiamo ragionando sugli ultimi sei nominativi. Poi dovremo discutere con gli altri candidati il nostro programma, che prevede un rilancio dell’economia locale a partire dalla protezione ambientale, e dunque all’eliminazione delle discariche. Se troveremo punti di contatto potremo anche evitare di proporre un nostro candidato, altrimenti la strada è di provare a cambiare le cose. Anche da soli”.
Angelo Perfetti