Picchia la figlia neonata fino a farla diventare disabile

16 aprile 2013 | 11:56
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Picchia la figlia neonata fino a farla diventare disabile

Accompagnò la piccola all’ospedale di Anzio. La madre arrestata per tentato omicidio

Il Faro on line – Si sono concluse con l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per i reati di tentato omicidio, lesioni gravissime ed abbandono di minore, le indagini nei confronti di una cittadina di nazionalita’ bulgara che lo scorso gennaio aveva accompagnato la figlia di due mesi all’ospedale di Anzio per uno stato di disidratazione e sospetta bronchiolite. La neonata, trasportata successivamente all’ospedale Policlinico Umberto I in prognosi riservata ed ingrave pericolo di vita, era stata ricoverata in terapia intensiva. I successivi accertamenti medici e gli esami strumentali avevano evidenziato un quadro clinico molto grave derivante da emorragie cerebrali e fratture craniche che le hanno provocato uno stato di disabilita’ permanente.

Inutili itentativi del personale sanitario di contattare la madre dellabambina.   La donna infatti, subito dopo il ricovero, aveva fatto perderele sue tracce e non si era piu’ recata in ospedale per informarsidelle condizioni di salute della figlia. Sono quindi scattate leindagini degli agenti del commissariato di Anzio, diretto da Fabrizio Mancini, che hanno rintracciato la donna accompagnandolanegli uffici di polizia per ricostruire la dinamica di quegli eventi che avevano portato a cosi’ gravi e sospette lesioni cerebrali della bambina. Le dichiarazioni e la ricostruzioneeffettuata della donna su una caduta accidentale dal letto o sulle lesioni provocate dal fratello piu’ grande, sono sembrate agli investigatori poco compatibili con la gravita’ dellefratture riportate dalla bambina.   

L’esito ulteriore delle analisi e del successivo sopralluogo effettuato dal personale della Polizia scientifica, all’internodell’abitazione, hanno fornito ulteriori conferme che i fattifossero andati in maniera completamente diversa da quantodichiarato dalla donna. Alla luce di quanto emerso nel corsodelle indagini, l’autorita’ giudiziaria ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di R.T.M. 33enne, che nel frattempo si era resa irreperibile, e chegli investigatori sono riusciti a rintracciare passando al setaccio gli ambienti della prostituzione. (fonte: Dire)