Anpav conferma lo sciopero di quattro ore

Il Faro on line – L’Azienda a più riprese ha dichiarato: Stato di Crisi? No, piano di rilancio… Il “Principe” PECCI da mesi palesa le difficoltà economiche dell’Azienda e la necessità dicompratori/investitori, Al contempo, invita i dipendenti a non proferire parola alcuna sullo stato dell’Azienda continuando a lavorare con “il sorriso sulle labbra”.

Ma i dipendenti non ne sanno nulla, questo è il “principe” dei problemi… La domanda di concordato preventivo in continuità presentata dalla Compagnia al Tribunale di Roma ai sensi e per gli effetti della Legge Fallimentare, ex Art. 161 – co. VI, nonostante i ripetuti tentativi di rilievo mediatico tentato (il fantomatico piano di rilancio, per l’appunto), non costituisce, certamente, un elemento di chiarezza e serenità per il futuro dei lavoratori.Il piano industriale, secondo rumors, è ancora invia di predisposizione, a soli dieci giorni di scadenza del termine (29.4.2013).

Prevederà la prosecuzione dell’attività, la cessione dell’Azienda o il conferimento dell’Azienda in una o più società di nuova costituzione? L’Azienda, intanto, continua a “mostrare i muscoli”, quasi palesando non tanto il disinteresse, quanto il disprezzo per i propri lavoratori, non degni di informazioni ad aggiornamento.

E come in un kolossal d’azione, parte con “l’imboscata”: notifica una prima decina ditrasferimenti d’ufficio da Milano a Roma nella hall di un Hotel nel quale il personale era insosta lavorativa…

E’ quindi a partire dalla base di Malpensa che il “ventaglio di possibilità” (nelle specifico, una progressiva riduzione di attività) ha già iniziato a prender corpo. ANPAV
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