“Aeroporto, populismo del centrosinistra rischia di creare nuovi disoccupati”

19 aprile 2013 | 15:00
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“Aeroporto, populismo del centrosinistra rischia di creare nuovi disoccupati”

Biselli: “Oggi un adeguamento del sistema è indispensabile per consolidare gli attuali posti di lavoro e crearne di nuovi”

Il Faro on line – “Bisogna scegliere se mandare a casa metà della gente o trovare una soluzione compatibile per salvare l’occupazione. Gli estremismi del candidato sindaco del centrosinistra, Esterino Montino, contrario a qualsiasi piano di sviluppo del Leonardo Da Vinci, non premiano e al contrario rischiano di far schizzare alle stelle licenziamenti e cassintegrazioni all’interno del sedime aeroportuale”. È quanto rende noto il Vicepresidente della commissione speciale aeoportuale di Fiumicino, Raffello Biselli.

“Oggi un adeguamento del sistema è fondamentale, indispensabile per consolidare gli attuali posti di lavoro e crearne di nuovi. Se si imboccasse la via del populismo e della demagogia, non avremmo altra soluzione che abbandonarci supinamente a una crisi ancor più grave di quella attuale, con centinaia e centinaia di famiglie in strada. Questo per cosa? Per correre dietro a qualche parola di comodo? Bisogna invece affrontare di petto la questione aeroportuale. Senza preconcetti. Consci che si debba puntare sull’adeguamento delle infrastrutture esistenti del primo hub nazionale. Che non significa raddoppio dell’aeroporto. E su un piano di salvaguardia e tutela dei lavoratori. Ne è palese dimostrazione la proposta approvata dalla plenaria del Parlamento Europeo: nel caso in cui i fornitori di servizi cambino, le autorità nazionali devono garantire che il personale sia trasferito al nuovo fornitore di servizi e i contratti collettivi rispettati. Si tratta niente di più niente di meno di quella cosiddetta clausola sociale già firmata nei contratti di categoria, ma fino a ora non del tutto rispettata. Con questa decisione il Parlamento Europeo ne rafforza il valore. La proposta, quindi, di fatto rimette al centro del sistema il valore sociale e professionale dei dipendenti e accoglie quasi  interamente tutte le istanze avanzate dai sindacati. Una soluzione all’impasse c’è. E va affrontata politicamente e non con parole a effetto che poi rischiano di risultare sterili e vane”.