Ambiente, il Parco Arcobaleno nel degrado

19 aprile 2013 | 00:57
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Ambiente, il Parco Arcobaleno nel degrado

I cittadini e il locale Comitato di Quartiere Acilia sud sul piede di guerra: “Che aspetta l’Amministrazione a intervenire?”

Il Faro on line – Sterpaglie cresciute talmente tanto da raggiungere i due metri d’altezza, panchine divelte, rifiuti, di ogni genere, abbandonati tra la vegetazione. Il “Parco Arcobaleno” di Acilia sud, una delle aree verdi attrezzate più estese del decimo Municipio di Roma Capitale, è stretto nella morsa del degrado. I cittadini, esasperati, chiedono interventi di riqualificazione immediati.“Chiediamo che venga, subito, falciata l’erba – afferma Edoardo Foti, rappresentante del Comitato di Quartiere Acilia sud –  e che vengano riposizionate le panchine ed i raccoglitori di rifiuti. Addirittura i punti luce, resi funzionanti soltanto un anno fa, sono stati danneggiati. Ormai il degrado la fa da padrone. Da molto tempo, famiglie e sportivi desistono dal frequentare il parco viste le condizioni in cui è ridotto”.Una situazione aggravatasi negli ultimi giorni. “E’ stato abbandonato un motorino all’interno del grande canale che attraversa l’area-continua il rappresentante- Sovente vengono gettati materassi e vecchi stereo. Sembra che il luogo sia stato scambiato per una discarica, tra l’altro presente nelle adiacenze, e che sia la meta prescelta per scorribande vandaliche”.I cittadini hanno chiesto, più volte, la chiusura di questo” polmone verde” durante le ore notturne. Eppure, questa eventualità, non è mai stata presa in considerazione dall’ Amministrazione locale.“La chiusura notturna è necessaria – conclude Foti – e già avviene in altri parchi della zona. Capiamo che i costi per il posizionamento di recinzione e cancelli sia alto, ma eviterebbe ulteriori danni alle attrezzature del parco ed impedirebbe lo sversamento reiterato e sistematico di rifiuti di ogni genere all’interno dell’area. Siamo in molti ormai a chiederci quando si deciderà l’Amministrazione a intervenire”.
Vincenzo Galvani