“Asili, non basta un marchio per garantirne la regolarità”

20 aprile 2013 | 11:00
Share0
“Asili, non basta un marchio per garantirne la regolarità”

Notturni e Fares: “Invece di sperperare il denaro dei contribuenti bisognerebbe controllare che sia affissa la determina dirigenziale che autorizzi la loro apertura”

Il Faro on line – Il marchio “nidi”? Altro che sigillo che garantisce la regolarità degli asili nido! Riteniamo che il nuovo ‘marchio nidi’ apposto pomposamente tre giorni fa in tre strutture del municipio X, ex XIII, sia il solito spot elettorale ‘elargito’ dall’amministrazione uscente in occasione delle prossime elezioni comunali. Un’operazione che, oltre tutto, comporterà un inutile sperpero di soldi. Lo dichiarano in una nota congiunta Giulio Notturni, e Simona Fares, “Lista civica per Alfio Marchini sindaco” del X (ex XIII) Municipio.   

“Per riconoscere davvero gli asili nido convenzionati con il Comune e privati autorizzati – spiegano i due esponenti politici – non servono i ‘bollini’ che certificano la garanzia delle strutture per l’infanzia in relazione a igiene, sicurezza e qualità alimentare, c’è già un modo molto semplice: è sufficiente verificare che al loro interno sia affissa la determina dirigenziale di autorizzazione alla loro apertura”.  

“Il problema dei nidi ‘camuffati’ e non autorizzati è un problema serio che non può essere risolto incollando una semplice ‘targa’, tra l’altro facilmente replicabile da chiunque, ma deve essere affrontato, semmai, informando gli utenti, attraverso il sito del comune di Roma e gli uffici preposti, su quale sia il reale elenco delle strutture autorizzate e riconosciute. Il problema maggiore del settore dell’infanzia pre-scolare è poi quello di dare risposte alle tantissime famiglie romane i cui figli rimangono ogni anno in lista d’attesa! Sono infatti tantissimi i bambini che non trovano posto nelle scuole materne e negli asili nido, con enormi disagi per i genitori costretti a rivolgersi a strutture private”.   

“Pertanto – concludono Giulio Notturni e Simona Fares – sarebbe opportuno che la somma di denaro destinata a questa ‘campagna spot’ fosse risparmiata ed invece utilizzata per riaprire i bandi di convenzionamento per le strutture private. A breve, comunque, usciranno le nostre proposte per migliorare e rendere più efficiente il settore degli asili nido e materne del Comune di Roma”.