All’Abbazia delle Tre Fontane con il Cea

22 aprile 2013 | 15:00
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All’Abbazia delle Tre Fontane con il Cea

Appuntamento per sabato prossimo. Domenica visita agli scavi di Ostia Antica e giro in battello alla foce del Tevere

Il Faro on line – Proseguono gli appuntamenti con il Cea. Sabato 27 aprile è prevista la visita alla scoperta dello splendido complesso dell’Abbazia delle Tre Fontane. Mentre domenica 28 aprile appuntamento agli scavi di Ostia Antica al mattino e, subito dopo la pausa pranzo, alle ore 14.00 verrà effettuata la navigazione in battello alla Foce del Tevere 

Per  entrambe  le visite  è obbligatoria la prenotazione al n. 06 50917817 (lun.-merc.- ven. e sabato ore 9.30-12.30) oppure ai cellulari: 347 8238652  o 327 4564966.

Si può anche prenotare via mail sostituendo all’oggetto la parola “PRENOTAZIONE” ed indicando nome, cognome , un recapito telefonico e la visita prescelta.La prenotazione sarà valida al ricevimento della nostra conferma.

Sabato 27 aprile
Abbazia delle Tre Fontane
Importante complesso sacro
Appuntamento: ore 16.00 uscita metro Laurentina. Costo: euro 5 (gratuito under 18) + euro 2 auricolare (per tutti).
La chiesa sorge sul luogo, anticamente chiamato ad aquas salvias, dove, secondo la tradizione, san Paolo subi’ il martirio con la decapitazione: la leggenda racconta che la sua testa, una volta tagliata, abbia rimbalzato tre volte sul terreno, facendo scaturire ad ogni balzo una sorgente d’acqua, una calda, una tiepida ed una fredda; da qui il nome del toponimo delle tre fontane. In seguito si aggiunse la tradizione secondo la quale la decapitazione di san Paolo fosse avvenuta lungo la via Ostiense, nel luogo dove fu poi sepolto e fu costruita in epoca costantiniana la basilica di San Paolo fuori le mura.Ad aquas salvias sorsero comunque, in tempi antichi, tre edicole sopra le tre sorgenti d’acqua. L’Armellini riporta la testimonianza del Baccio, che, nel suo trattato De Thermis terminato nel 1563, ricorda che quelle tre acque erano crassae, fumosae et cum aliquali tepore. All’edicola si sostitui’ nel VI secolo una prima chiesa, costruita per volere del generale bizantino Narsete, che dipendeva direttamente dai monaci dalla basilica sulla via Ostiense.Questa prima chiesa fu completamente rifatta nel XVI secolo ad opera di Giacomo della Porta, tra il 1599 ed il 1601, per volere del cardinale Pietro Aldobrandini. Sull’architrave della facciata della chiesa, sopra il portale d’ingresso, e’ posta una targa marmorea che recita: S. Pauli apostoli martyrii locus ubi tres fontes mirabiliter eruperunt (“luogo del martirio di san Paolo Apostolo dove tre fonti sgorgarono miracolosamente”). Sopra il timpano della facciata sono collocate due statue dedicate ai santi Pietro e Paolo, e lo stemma degli Aldobrandini.
Si accede all’interno dopo un piccolo vestibolo, ove è conservato un mosaico cosmatesco dell’alto medioevo, appartenuto alla chiesa precedente, e ritrovato durante i restauri ottocenteschi. L’interno presenta una pianta molto semplice ad unica navata trasversale, con due cappelle laterali, lungo la quale tre nicchie ospitano le tre fontane (da cui pero’ l’acqua non scorre piu’ dal 1950): queste tre fontane sono poste su tre livelli diversi a testimonianza dell’antica pendenza del luogo. Queste cosiddette fontane sono fatte a forma di nicchia, con colonne di porfido nero, e sono sormontate da un catino a forma di conchiglia sopra il quale presente una testa marmorea del santo apostolo. Vicino alla prima fontana e’ collocata la colonna dove, secondo la tradizione, Paolo venne tenuto legato per la decapitazione. 
La chiesa fu restaurata sotto Pio IX nel 1867. In questa occasione un ampio mosaico policromo del II secolo con le immagini delle Quattro stagioni, proveniente dal mitreo imperiale di Ostia, fu installato nella navata centrale.Sull’altare della cappella di sinistra era installata la Crocifissione di Guido Reni, trasferita a Parigi dai francesi nel 1797. Quando fu recuperata, venne allocata alla Pinacoteca Vaticana: la pala attualmente in loco e’ una copia. Sull’altare della cappella di destra e’ collocata una decollazione di san Paolo di Bartolomeo Passerotti. 

Domenica 28 aprile
Scavi e battello intorno all’Isola Sacra Scavi di Ostia Antica e percorso fluviale fino alla foce.
Prenotazione e pagamento entro sabato 27 aprile ore 11.00

Appuntamento: ore 10.00 biglietteria degli scavi. Contributo per visita scavi e battello: 14 euro adulti, 8 Euro ragazzi dai 7 ai 15 anni, non pagano i bimbi con meno di 7 anni.

Biglietto d’ingresso agli scavi NON compreso.

Proponiamo questo itinerario agli Scavi di Ostia Antica con appuntamento alle ore 10.00 alla biglietteria. Dopo la pausa pranzo alle ore 14.00, il giro in battello intorno all’Isola Sacra. In antichita’ il Tevere era una delle vie di comunicazione piu’ importanti per le attivita’ commerciali. I natanti di piccole dimensioni potevano percorrere lunghi tratti dell’asta fluviale. Si arriva a Capo Due Rami, il punto in cui il Tevere si divide in due braccia: Fiumara Grande ed il Canale di Fiumicino e forma cosi’ la cosiddetta Isola Sacra. Percorrendo il canale di Fiumicino si puo’ vedere il Castello di Porto e la torre di Sant’ Ippolito. Questo ambiente e’ molto suggestivo, nonostante la vegetazione sia molto impoverita rispetto a quella potenziale. In origine le rive del Tevere erano bordate da una foresta ripariale a pioppo bianco e pioppo nero, salice e ontano. Queste sono specie a rapida crescita, dal legno tenero e in grado di rigenerarsi rapidamente dopo le piene rovinose. A queste specie si è aggiunto negli anni il platano, sfuggito alle coltivazioni. Il platano, che oggi vive spontaneo nei Balcani e in rare localita’ d’Italia, era specie molto diffusa migliaia di anni fa, prima delle glaciazioni e cresceva soprattutto lungo le rive dei fiumi.Interessanti le presenze faunistiche, si possono facilmente osservare gallinelle d’acqua, aironi rossi e cinerini e cormorani.