Ignazio Colagrossi alla Cento pittori via Margutta

22 aprile 2013 | 03:19
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Ignazio Colagrossi alla Cento pittori via Margutta

93^ edizione, più di 100 artisti, oltre 3000 opere. Dal 25 al 28 aprile (orario dalle 10 – 21, ingresso gratuito)

Il Faro on line – Più di 100 artisti, oltre 3000 opere: tornano in strada i pittori di Via Margutta. La kermesse “Cento pittori via Margutta” arrivata quest’anno alla 93esima edizione. Tutto pronto dunque per il taglio del nastro, l’appuntamento è il 24 aprile alle 18 nella storica via. Presente l’assessore comunale alle politiche culturali e al centro storico, Dino Gasperini:«Ringraziamo il comune di Roma per l’accoglienza e la partecipazione» dice Alberto Vespaziani, presidente dell’associazione Cento pittori via Margutta e  curatore della mostra «siamo orgogliosi  di rappresentare questi artisti e le loro opere di altissimo valore artistico».

La mostra si terrà a via Margutta dal 24 al 28 aprile (orario dalle 10 – 21, ingresso gratuito). Così una delle vie più caratteristiche di Roma si trasformerà in una galleria a cielo aperto con sculture, dipinti a olio, acquarelli e disegni degli artisti rigorosamente selezionati. Aperti i cavalletti quindi, sarà possibile conoscere, analizzare linguaggi espressivi e tecniche artistiche differenti direttamente con gli artisti. La storia “La fiera dell’arte di via Margutta” nasce nel 1953 da un’idea del circolo dei pittori raccolti attorno a Gino Zocchi, Giovanni Omiccioli, Angelo Urbani del Fabretto. La celebre strada romana nel cuore della città è stata sempre la cornice della tradizionale mostra conosciuta oggi come “Cento pittori via Margutta”. 

Tra gli artisti ci sarà Ignazio Colagrossi, dopo il successo di pubblico e critica per la mostra: Incontro con Ignazio Colagrossi, – MANZU’, L’ARTE E IL TERRITORIO, terminata il 10 aprile, nella galleria d’arte moderna, Raccolta Manzù di Ardea.Colagrossi sarà presente in qualità di ospite, con le sue sculture l’espressione artistica e la sensibilità d’animo. Fra di esse: copia de il “Volto di Cristo” inabissato al Circeo, il “Beato Giovanni Paolo II” e “mani di Manzù”, in omaggio al Maestro Manzù, donato alla Fondazione Giacomo Manzù. Cavalletto n. 67 – in corrispondenza del civico n. 109