“Caso Duty Free, la vera vittoria è riportare all’interno dello scalo la tranquillità”

26 aprile 2013 | 16:00
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“Caso Duty Free, la vera vittoria è riportare all’interno dello scalo la tranquillità”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Cristian Terrevoli leader del Movimento Progetto Tricolore

Il Faro on line – Leggo con stupore in questi ultimi giorni l’avvicendarsi di dichiarazioni riguardo la vicenda legata ai dipendenti duty free. In tempi meno sospetti il sottoscritto avanzò non pochi dubbi sull’esternalizzazioni di ADR in particolar modo quella del duty free ai francesi. 

La conseguenza di questa cessione di ramo d’azienda ha provocato non pochi problemi che sono ricaduti sui dipendenti che oggi sono senza lavoro e che in parte sono in fase di reintegro.Al di là dei meriti che strumentalmente la sinistra si attribuisce va detto che il problema non è per niente risolto e che le garanzie fin qui date dalla società francese non  sono per nulla  convincenti.

Leggo da esponenti della sinistra che vi saranno migliorie contrattuali e del salario, ritengo che questo purtroppo non corrisponde alla realtà. In queste ore si stanno avvicendando numerose riunioni sindacali per sfatare il possibile cambio contrattuale per i dipendenti duty free da quello aeroportuale a quello del commercio. Se ciò andasse a compimento i salari dei dipendenti sarebbero ridimensionati e purtroppo questo costituirebbe un precedente pericolosissimo per l’intero bacino aeroportuale. Chi oggi lavora in aeroporto ha potuto fino ad oggi essere inquadrato, contrattualmente parlando, con il contratto aeroportuale.

Tutte le realtà aziendali, salvo quelle appartenenti all’indotto, utilizzano contratti aeroportuali ivi comprese quelle di pulizie di bordo, sicurezza,e duty free.

Se passasse questa ipotesi di adeguare i dipendenti del duty free a contratti del commercio, ADR ed altre società che aderiscono ad assoaeroporti ed assohandler potrebbero disconoscere  gli accordi ed applicare contratti d’area per ogni specifico servizio come ad esempio i contratti per le guardie giurate per la sicurezza e quelli delle pulizie per pulizie di bordo.

Forse fino ad oggi qualcuno all’interno di ADR avrebbe potuto far sentire meglio la voce dell’istituzione comunale rispetto alle criticità occupazionali che si sono presentate sullo scalo ma questo non può essere un elemento che può aver scatenato  tale situazione.

La crisi aeroportuale parte  da lontano da una eccessiva ed incontrollata liberalizzazione dei servizi a terra e tutto ciò, senza ombre di dubbio, va contrastato con serie politiche che devono in primis essere l’espressione del consiglio comunale di Fiumicino come succede in altre città italiane ed estere.

Le vertenze ancora in atto sono molte, all’orizzonte ci sono situazioni pericolosissime come quella di GroundCare la quale, nonostante l’acquisizione della ex Flight care Italia, è in seria difficoltà, poi c’è la questione Alitalia senza parlare dei problemi legati ad aziende facenti parte dell’indotto aeroportuale. Tutto questo denota uno scenario per niente confortante di una crisi del sistema che va assolutamente curato con iniezioni di sane politiche di riorganizzazione del settore.

Infine riguardo al caso dei dipendenti Duty free vorrei rivolgermi a chi pensa di avere ottenuto vittorie che vittorie non sono, la vera vittoria è riportare all’interno dello scalo la tranquillità che ogni dipendente merita perchè una cosa è certa, ogni giorno gli operai e gli impiegati aeroportuali danno il massimo ad ogni livello  erogando un  servizio ai viaggiatori di tutto il mondo di estrema qualità. Tutto ciò avviene in un clima reso ormai irrespirabile e denso di incertezze per il futuro di ognuno e a dimostrarlo sono le ormai sempre più dilaganti dichiarazioni di esubero di importantissime realtà. Il compito della politica è quello di riportare il tutto alla normalità senza se e senza ma.

Cristian Terrevoli
Leader e Presidente 
Movimento Progetto Tricolore