Chiusura del tribunale di Ostia, il Movimento 5 Stelle fa ricorso

26 aprile 2013 | 15:00
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Chiusura del tribunale di Ostia, il Movimento 5 Stelle fa ricorso

Anitori: “Sto conducendo una battaglia politica contro il provvedimento”

Il Faro on line – Una corsa contro il tempo: il Presidente del Tribunale di Roma con provvedimento del 29 Marzo 2013 ha accelerato lo smantellamento del Tribunale di Ostia prevedendo il trasferimento dei fascicoli e delle udienze al Tribunale di Roma già a partire da Aprile 2013, in aperta violazione del DLgs n. 155/2012 che fissa al 13 settembre 2013 la data di soppressione della sezione distaccata del Tribunale di Ostia.
Contro tale provvedimento si è mobilitata in massa la cittadinanza ed in data 16 aprile 2013 alcuni avvocati, tra i quali il candidato sindaco M5S Marcello De Vito, e i rappresentanti della società civile hanno presentato ricorso al TAR.

“Ci sono due profili di illegittimità nella complessa vicenda del Tribunale di Ostia – afferma la Senatrice Fabiola Anitori – strettamente collegati tra loro: da una lato abbiamo un decreto legislativo che sopprime la sezione distaccata di Ostia in palese violazione della legge delega che dettava criteri oggettivi per il mantenimento di alcune sezioni, criteri di efficienza e efficacia che Ostia ha dimostrato ampiamente di avere; dall’altro ci sono i provvedimenti del Presidente del Tribunale di Roma che chiudono Ostia prima dei tempi, provvedimenti al vaglio di due giurisdizioni diverse: il primo impugnato innanzi alla Corte Costituzionale per violazione dell’art. 76 della Costituzione e la cui trattazione, grazie alla mobilitazione nazionale della società civile, è stata anticipata dall’ 8 Ottobre al 2 Luglio; l’altro impugnato innanzi al TAR Lazio.

“Personalmente sto conducendo una battaglia politica contro il provvedimento di chiusura della sezione distaccata di Ostia -continua la senatrice – che anche a detta del Ministro Severino, con la quale ho avuto un colloquio, si trova in una situazione particolare che va valutata e risolta, visto l’obbiettivo dichiarato da ben due leggi delega (NDR: n. 155 del 1999 e l’attuale legge delega 148/2011) di decongestionare il Tribunale di Roma.Una situazione che merita una soluzione politico-istituzionale – conclude la Anitori – e per la quale mi batterò fino in fondo per evitare che il cittadino debba sempre ricorrere alla magistratura contro uno Stato sordo e cieco di fronte agli interessi della collettività.”