M5S: “Né cemento né contratti a termine. La nostra battaglia parte da qui”

28 aprile 2013 | 04:33
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M5S: “Né cemento né contratti a termine. La nostra battaglia parte da qui”

Parla il candidato sindaco grillino scelto dalla “rete”, Fabiola Velli

Il Faro on line – E’ stata “nominata” dalle primarie on line, come prevede il suo Movimento. Ha ricevuto più voti degli altri tre contendenti, e dunque sarà lei a rappresentare i Cinque Stelle nella prossima tornata amministrativa. Fabiola Velli, 52 anni, residente all’Isola Sacra da oltre 5 anni, con esperienza nell’Ufficio stampa della Comunità europea, 4 lingue parlate correntemente e per anni manager nella mondo dell’alta moda, ha deciso di mettere tutto il suo tempo a disposizione della città.

In pochi la conoscono, ed è per questo che abbiamo pensato di fare insieme a lei una chiacchierata sui temi di questa campagna elettorale. “C’è l’esigenza sempre più forte di fare qualcosa per il nostro Paese, le nostre città – spiega -. Un’esigenza che non può essere rimandata, perché dobbiamo difendere i territori dalle pressioni di gruppi economici la cui unica logica è il guadagno”.

Una campagna elettorale in trincea, dunque, ma con metodi… non invasivi: “Niente megafoni, niente mega-manifesti, niente soldi buttati, niente sprechi. Abbiamo girato e stiamo girando per il comune, ascoltando le mille voci e le mille soluzioni ai problemi delle diverse zone. Incontreremo – prosegue Fabiola Velli – tutti i comitati locali”.

Cosa ne è uscito? “Un panorama desolante. Mettendo insieme i pezzi del puzzle che ognuno dei comitati ci ha  presentato, viene fuori chiaramente il progetto di trasformazione di Fiumicino in un gigantesco immondezzaio. Biodigestori, discariche, e poi cemento e ancora porti inutili, un raddoppio aeroportuale insensato e pericoloso”.

Mette insieme un po’ di argomenti, con piglio deciso. Ma – obiettiamo – biodigestore e porto commerciale non sono sullo stesso piano… “E perché – replica il candidato sindaco 5 Stelle – pensa che a livello di inquinamento siano diversi? Ma lo sa che le navi da crociera che dovessero venire a Fiumicino terrebbero accesi i motori per non prendere corrente dal porto? Spenderebbero diecimila euro di carburante a fronte di 35.000 euro di corrente, col risultato di inquinare pesantemente il nostro mare”. E l’occupazione? “Guardi, sfatiamo un mito. Basta osservare ciò che è accaduto con l’aeroporto e i centri commerciali: contratti precari, a poche centinaia di euro al mese. Giovani sottopagati e senza futuro. Questo è sviluppo?!”

E allora la soluzione qual è?  “Abbiamo un tesoro e non lo sfruttiamo: il connubio tra attrattive balneari e ristorazione. Se solo le amministrazioni avessero pensato a sviluppare un polo culturale, oggi potremmo tutti vivere di turismo di qualità, Fiumicino avrebbe potuto diventare – ma può ancora farlo – la parte chic del litorale romano. C’è tutta una creatività sommersa da  portare alla luce, artigiani del mare, della terra; per non parlare delle risorse archeologiche. Tutti ne parlano, ma mai nessuno ha fatto nulla in questa direzione. Ai politici interessano solo palazzi e cemento, megaprogetti e centri commerciali”.

Il candiato-donna alla carica di sindaco per Fiumicino chiude così il breve incontro nei pressi del gazebo elettorale sistemato vicino al mercato. “Scusi se mi sono alterata – dice riferendosi alle ultime invettive contro il raddoppio dell’aeroporto e le scelte delle passate amministrazioni comunali – ma io ci metto passione e certe cose mi fanno male”.
Angelo Perfetti