Il candidato del Movimento per la gente: āIl mio sogno? Un centro polifunzionale per mescolare talenti ed esperienzeā
Il Faro on line ā Stefano Costa, classe ā64, ragioniere. Ha un sogno: realizzare un centro polifunzionale al servizio dei giovani, aperto a tutti e gratuito, dove le diverse esperienze possano trovare un luogo di incontro e di confronto. Specialmente in una cittĆ come Fiumicino che non regala ai propri figli spazi dedicati e pensati per i giovani, nĆ© una programmazione culturale adeguata.
āSono fiumicinese da generazioni ā racconta Stefano ā voglio bene a questa terra e voglio fare qualcosa per questi ragazzi. Stargli vicino non significa solo ascoltarli, ma creare le condizioni affinchĆ© esistano luoghi dove possano parlare in libertĆ confrontandosi con i piĆ¹ grandi. I nostri ragazzi ā prosegue ā hanno bisogno di modelli e riferimenti. Non ĆØ vero che sono chiusi in loro stessi, non ĆØ vero che ĆØ inutile parlarci, non ĆØ vero che hanno altri linguaggi. Eā vero invece che con queste scuse non ci si prova nemmeno ad avvicinarli, come ĆØ vero che fare qualcosa Ā per loro non porta con sĆ© alcun business, e dunque spesso la politica non ĆØ interessata. Voglio cambiare questo tipo di cose, voglio cambiare cosƬ la politicaā.
Alle spalle una famiglia meravigliosa ma anche una storia durissima, tragica: la morte di un figlio, Simone. E cāĆØ chi ā la āpoliticaā arriva anche a questo ā ha voluto vedere nellāimpegno di Stefano la strumentalizzazione di questa situazioneā¦ āNon rispondo a queste cose, fanno troppo male. Io vivo per la mia famiglia e per rendere onore a mio figlio Simone. E con lui vivo per tutti i giovani di Fiumicino. Questo ĆØ lo spirito con cui ho sempre fatto le cose, in tempi ben lontani in cui fare politica non era nemmeno lontanamente nei miei pensieri.
Poi ho trovato il Movimento per la Gente, ho trovato persone vere, con progetti concreti, con lāamore disinteressato per questo territorio, con i valori della famiglia. Politicamente parlando, ho trovato casa. E ora tutti insieme proviamo a fare qualcosa, mettendoci in gioco, spendendo le nostre forze.Voglio una cittĆ a misura di giovani, sia in termini di infrastrutture sia in termini culturali sia in termini sociali. E per questo mi impegno. Mi chiedo cosa fare e cerco di farlo. Alle promesse dei santoni non credo piĆ¹ā¦ preferisco rimboccarmi le maniche. Di piĆ¹, di piĆ¹, di piĆ¹ā.
Angelo Perfetti