“Biogas a Maccarese: per ora il ‘no’ è scritto a matita”

25 maggio 2013 | 00:01
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“Biogas a Maccarese: per ora il ‘no’ è scritto a matita”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del Comitato Rifiuti Zero di Fiumicino

Il Faro on line – Quello che segue è la sintesi dell’incontro che abbiamo avuto oggi con l’Assessore Regionale ai Rifiuti Michele Civita. Biogas a Maccarese? No per due motivi localizzazione e dimensioni… ma occorre ancora un po’ di tempo affinchè gli uffici completino i passi amministrativi necessari… il biogas a Maccarese in riserva naturale non si potrà fare. 

Bastano poche parole e qualche segno di punteggiatura per sintetizzare, ovviamente in maniera estrema, l’incontro di oggi con l’Assessore Regionale Civita. 

Speravamo di leggere nero su bianco il NO che chiediamo da un anno, invece torniamo a casa con dichiarazioni dell’Assessore Civita, certamente importanti ed in perfetta linea con quelle pubbliche espresse pochi giorni fa anche dal presidente della Regione Zingaretti, che però, concretamente, si fermano ai cinque pareri contrari espressi mesi fa dal Ministero dei BB.CC.AA., dalla Sovrintendenza, dal Comune di Fiumicino, dalla Riserva e dall’Area Urbanistica della Regione Lazio. Manca ancora il parere, decisivo, dell’Area VIA della Regione. Sino ad ora quindi abbiamo ben cinque pareri contrari, che ci sembrano più che sufficienti per scrivere questo benedetto no, da una parte e dall’altra la necessità della Regione, espressa oggi nel corso dell’incontro, di avere altro tempo per cercare con AMA soluzioni diverse da Maccarese per trattare l’umido di Roma. 

Nel frattempo noi siamo lì, in mezzo al guado, ci si chiede di aspettare calmi con la certezza che il il biogas a Maccarese non si farà. Diamo il massimo credito alle parole dette da Zingaretti e da Civita, ma noi siamo un comitato che valuta sulla base dei fatti e finchè questi non saranno scritti in maniera chiara ed inequivocabile non abbasseremo la guardia. Per noi il No al biogas è troppo importante: è salute, è ambiente, è difesa della qualità della nostra vita, è puntare ad uno sviluppo diverso del territorio, ad un diverso ciclo dei rifiuti, vuol dire no alle incentivazioni pubbliche e si alla prevenzione dei rifiuti rispetto alla quale, purtroppo, non si registrano interventi ed azioni significative da parte delle istituzioni. Sino ad ora solo la forte crisi economica che stringe tutte le famiglie ha agito sulla contrazione dei rifiuti.

Ci hanno detto di aspettare e di non preoccuparci:ci sono le elezioni di mezzo che sicuramente stanno dettando i tempi del no o del si all’impianto, ci sono i tempi burocratici in base ai quali sappiamo che la Conferenza dei Servizi dovrà esprimersi entro metà giugno, ci sono i problemi di Roma e dell’AMA, c’è Malagrotta che dovrebbe chiudere a breve, ci sono una marea di problemi, li conosciamo e capiamo tutti….noi continueremo ad aspettare ancora un po’, saremo anche fiduciosi, ma di stare proprio calmi calmi non se ne parla proprio