Oltre 90 piante rubate vicino a una scuola

27 maggio 2013 | 03:24
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Oltre 90 piante rubate vicino a una scuola

Sarebbero servite per realizzare un giardino per i bambini. Ma qualcuno le ha estirpate

Il Faro on line – Furto di piante nell’area verde in allestimento presso il polo scolastico della zona di Sant’Antonio. L’area circa mille metri quadrati concessa da comune al gestore del locale bar lo stesso dopo averla bonificata da calcinacci ed ingombranti, fatta arare e installato un impianto di irrigazione per annaffiare piante e prato che avrebbe seminato, aveva piantumato  il pomeriggio oltre cento piante ornamentali di lauro ceraso per portarle a siepe e installarci giochi per bambini.

Incredulo il gestore  quando la mattina dopo si accorge che erano state rubate oltre novanta piante, estirpate e caricate su un furgone per essere  ripiantate chi sa dove. Sul posto il personale della locale tenenza che hanno tra l’altro visionato il video della telecamera della sala consiliare dove hanno potuto accertare che il furto è avvenuto alle ore 21.30 del giorno prima della scoperta furto portato a segno da due persone che però la telecamera non ha ripreso chiaramente, nel filmato si vedono soltanto le sagome dei due ladri.

Questa volta si escludono extracomunitari, nomadi e sbandati vari, purtroppo il furto sembra essere stato accreditato a persone di tutt’altro ceto sociale. Il valore di una pianta si aggira sui cinque euro l’una. Qui non si può dare certo la colpa alla necessità di sopravvivenza, purtroppo ad Ardea accade anche questo. Un anziano vivaista racconta che le piante di lauro ceraso portano sette anni di atroci sventure a chi le ruba, una leggenda che come diceva l’anziano coltivatore sembra avverarsi sempre. Tale sorte conclude dicendo, capitò ad un suo conoscente che aveva piantumato nel suo giardino le piante di lauro ceraso e diceva a tutti che le aveva pagate poco, dopo pochi mesi si seppe la verità quando convinto di spirare a seguito di un incidente confermò la la maledizione delle piante rubate esiste.
Luigi Centore