“Stop ai furbetti dell’extravergine”

27 maggio 2013 | 07:21
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“Stop ai furbetti dell’extravergine”

Crocetti e Viola: “Dal dietrofront dell’Ue sulle oliere danno per l’export. L’obbligo resta in Italia grazie a una legge nazionale”

Il Faro on line – “Il dietrofront della Commissione sul divieto all’uso di bottiglie senza etichetta e oliere anonime nei locali pubblici dell’Unione Europea a partiredall’inizio del prossimo anno favorisce frodi ed inganni che danneggiano duramente le esportazioni nazionali di olio di oliva che nella Ue valgonoquasi 450 milioni di euro all’anno, in un momento di difficoltà dei acquistinazionali in calo del 8 per cento nel primo trimestre del 2013”. E’ quanto afferma il direttore della Coldiretti di Latina, Saverio Viola inriferimento all’annuncio del commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos nel sottolineare che l’obbligo rimane valido in tutta la provincia di Latinaoltre che nel resto d’Italia grazie alla legge salva olio  “Norme sullaqualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” in vigore dal primo febbraio.

“Una norma che prevede di far uso di imballaggi che nonconsentano il riempimento con altre qualita’ di olio rispetto a quelleindicate in etichetta nei ristoranti, sul bancone dei bar e nei servizi dicatering,  che – sottolinea ancora Viola –  intendiamo difendere dalle pressioni delle lobby. 
“La legge nazionale – precisa il presidente della Coldietti pontina, Carlo Crocetti – sancisce una vera rivoluzione sulle tavole per il condimento piu’amato da tutti i consumatori ponti e italiani: dall’introduzione inetichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data diimbottigliamento all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodidi controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, dall’estensione del reato di contraffazione diindicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine all’introduzione di sanzioni aggiuntive, comel’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, dalrafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni al diritto diaccesso ai dati sulle importazioni aziendali.

Una necessità a tutela dei consumatori pontini per i quali l’olio di oliva è praticamente presentesulle tavole tutti i giorni con un consumo stimato – sottolinea ancora Viola- in circa 14 chili a testa. L’Italia è il secondo produttore mondiale diolio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione di oltremezzo milione di tonnellate e puo’ contare su 40 oli extravergine d’olivaDop/Igp. Il fatturato del settore è stimato in 2 miliardi di euro con unimpiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative”.