Alitalia in crisi. Arrivano i contratti di solidarietà

3 giugno 2013 | 04:00
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Alitalia in crisi. Arrivano i contratti di solidarietà

Cinque giorni al mese per salvare 600 posti di lavoro a rischio. Soprattutto a Fiumicino

Il Faro on line – Con tempi stretti, e sotto il pressing di un quadro dei conti delicato, l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio lavora ad un piano di rilancio che possa essere quanto più ampiamente condiviso, ma da varare nel giro di poche settimane, in un cda a fine giugno. Mentre, dopo il taglio dei costi che ha già toccato i dirigenti ed il compenso dello stesso capoazienda, si stringe su un accordo di solidarietà per i dipendenti degli uffici. Soluzione su cui i sindacati non alzano barriere perché eviterà una gestione più traumatica di 600 esuberi, soprattutto per la sede di Fiumicino. La trattativa è in dirittura di arrivo, come anticipato da Repubblica. Fonti sia sindacali che dell’azienda confermano che il confronto è in ”una fase molto avanzata”: ci sono ancora aspetti da definire – sottolineano con cautela dai sindacati di categoria – ma non è escluso che l’intesa possa essere siglata molto presto, forse già oggi. Si lavora per mettere a punto un’ipotesi di 5 giorni di solidarietà al mese, con un taglio medio delle retribuzioni di circa 50/60 euro. Tema che  sarà affrontato oggi pomeriggio ad un tavolo azienda-sindacati tra i diversi punti di un ordine del giorno piu’ ampio, dal piano industriale su cui lavora Del Torchio, alle misure da implementare per il contenimento dei costi, allo stato aziendale con un focus sul difficile quadro dei conti.

”La situazione è disperata, sarà durissima”, ammette lo stesso Del Torchio in un incontro con Il Fatto che traccia un quadro delle possibili novità al vaglio dell’amministratore delegato per il piano di rilancio. Un punto chiave è il ritorno a puntare sui voli di lungo raggio: una netta marcia indietro rispetto alla scelta, ora giudicata ”perdente”, di aver scommesso nei primi anni di vita della nuova compagnia sul monopolio Roma-Milano come fulcro di un network sbilanciato sumercato interno e corto-medio raggio. Del Torchio lavoro al piano con la squadra di manager della prima linea e con la consulenza di Boston Consulting, lo stesso advisor che collaborò con Intesa Sanpaolo alla stesura del Piano Fenice che portò alla nascita della nuova Alitalia dalle ceneri della vecchia compagnia di bandiera. Intanto si tratta con le banche creditrici, ed un incontro sarebbe in programma per i prossimi giorni: serve ossigeno, anche sostenere le misureda mettere in campo con il piano di rilancio, che quindi prevede anche di riscadenzare più a lungo termine il debito.

Sullo sfondo i conti; Dopo il ricorso ad un prestito dai soci per tamponare l’erosione della cassa, con adesioni per 95 milioni, Alitalia ha chiuso il primo trimestre con un indebitamento finanziario salito a quota 1,023 miliardi ed una liquidità disponibile per 159 milioni comprese le linee di credito; con il rosso a 157 milioni nei primi tre mesi dell’anno la compagnia è arrivata a perdere una media di 1,74 milioni al giorno, ed è in questo scenario di delicato equilibrio che ora guarda all’andamento della stagione estiva.
Paolo Rubino (ansa)