“Epidemia” di corto circuiti, due volte a fuoco un esercizio commerciale

3 giugno 2013 | 09:00
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“Epidemia” di corto circuiti, due volte a fuoco un esercizio commerciale

Uno strano elettromagnetismo insegue un’attività ittica ovunque si sposti

Il Faro on line – Mentre la città è distratta da una campagna elettorale avvelenata, giunta alle ultime battute, accadono cose strane. Accade per esempio che nella notte tra il 24 e il 25 maggio un ingrosso di frutti di mare prenda improvvisamente fuoco. Per spegnere l’incendio sul posto sono intervenute addirittura due autobotti dei pompieri, che per nel sopralluogo finale non hanno notati nulla di anomalo. Probabile corto circuito, è stata l’analisi finale.

Capita allora che la titolare dell’ingrosso di frutti di mare, per continuare a lavorare, chieda a un amico-collega di potersi “appoggiare” da lui per proseguire la propria attività commerciale. Appena il tempo di trasferire nelle celle frigorifere ciò che era utile al lavoro, ed esattamente una settimana dopo accade che anche il secondo magazzino prenda fuoco.  Stavolta oltre ai pompieri sul posto è arrivata anche la polizia, ma dai primi accertamenti anche questo sembrerebbe un “corto circuito”.
Magazzini distanti, con apparecchiature diverse, hanno fatto la stessa fine. L’unico collegamento è che vittima dei corti circuiti è sempre la stessa persona. Non vederci qualcosa di strano è perlomeno ingenuo.

Sia come sia, ora in ballo ci sono anche dei periti di parte per i quali la storia nel corto circuito multiplo è poco convincente. A meno di non pensare che ci siano campi elettromagnetici a Fiumicino che improvvisamente, come le saette di Zeus, si abbattono su singoli esercizi commerciali. Ora l’attività commerciale si è trasferita in un terzo magazzino, sempre a Fiumicino. Forse alla fine, per evitare nuovi corto circuiti, basterebbe capire chi è Zeus e a chi mette in mano le saette…
Angelo Perfetti