Chiesto al Governo il riconoscimento dell’area di crisi per il frusinate

5 giugno 2013 | 15:02
Share0
Chiesto al Governo il riconoscimento dell’area di crisi per il frusinate

Gli assessori Fabiani e Valente: “Riteniamo che tale percorso sia la strada maestra per dare risposte serie alla grave crisi occupazionale dell’area di Frosinone-Anagni”

Il Faro on line – La Giunta Regionale del Lazio, approvando una Delibera oggi in Giunta, ha deciso di rinnovare al Governo la richiesta, già fatta a dicembre scorso, per ottenere il riconoscimento di “area di crisi industriale complessa” per il Sistema Locale del Lavoro (SLL) di Frosinone-Anagni (31 comuni della Provincia), sulla base della recente pubblicazione (14 maggio 2013) del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico “Attuazione dell’Art. 27 comma 8 del Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012 recante misure urgenti per la crescita del paese”. La Giunta Zingaretti  ha inoltre chiesto la convocazione presso il Ministero, nel più breve tempo possibile, degli attori sociali e istituzionali del territorio al fine di illustrare tempi e modalità di sottoscrizione ed attuazione di un Accordo di Programma per il rilancio economico ed occupazionale dell’area. 

In questo senso, si è svolto ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un incontro relativo alla situazione di crisi dell’area  di Frosinone – Anagni, al quale hanno partecipato gli assessori regionali alle Attività Produttive e Sviluppo Economico Guido Fabiani e al Lavoro Lucia Valente. In quella sede, la Regione Lazio ha presentato al Ministero  alcune ipotesi di lavoro finalizzate  alla prosecuzione di  un percorso condiviso tra Ministero stesso, Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Camera di Commercio di Frosinone, Consorzio ASI, Comitato per il lavoro e lo Sviluppo della Provincia di Frosinone, le parti sociali e 31 comuni del Frusinate, per arrivare alla stipula in tempi brevi dell’Accordo di Programma per il rilancio economico ed occupazionale del Sistema Locale del Lavoro Frosinone – Anagni sulla base di quattro linee di intervento: accesso al credito, start up di nuove imprese, attrazione di investimenti e incentivi per l’occupazione.

La Regione Lazio ha chiesto al Ministero una corsia accelerata per giungere rapidamente alla firma di tale Accordo e si è impegnata a mettere a disposizione delle realtà che vorranno investire nell’area di crisi una parte dei fondi di ingegneria finanziaria POR FESR 2007 – 2013 (accesso al credito e garanzie, start up, creazione di un  “Plafond Lazio” nel Fondo Centrale Garanzia), nonché ad individuare misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori. Il Ministero, da parte sua, si è impegnato a verificare l’entità e le modalità di intervento da parte del Governo su specifiche misure in grado di favorire il rilancio economico ed occupazionale  (tra cui attrazione di grandi investimenti tramite contratti di sviluppo e un raccordo con Invitalia e Desk Italia,  nonché interventi per migliorare l’accessibilità del fondo centrale di garanzia da parte delle imprese operanti nell’area di crisi).

“Riteniamo – hanno dichiarato  Fabiani e Valente – che tale percorso sia la strada maestra per dare risposte serie alla grave crisi occupazionale dell’area di Frosinone-Anagni  e per creare le condizioni migliori per l’affermazione e il consolidamento di un nuovo modello di sviluppo stabile e duraturo. La Giunta Zingaretti, consapevole della drammaticità della crisi che sta incidendo pesantemente sulla vita di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, farà fino in fondo la sua parte nella convinzione che sia possibile invertire la rotta e tornare a dare una prospettiva di crescita e di lavoro ai cittadini e alle imprese della nostra Regione”.