Il Comune non paga, assistenti scolastiche in agitazione

5 giugno 2013 | 17:16
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Il Comune non paga, assistenti scolastiche in agitazione

Sono circa 50 le lavoratrici della cooperativa Mano Amica che ancora attendono 686mila euro

Il Faro on line – Continua il braccio di ferro per il pagamento degli stipendi arretrati alle assistenti scolastiche degli alunni disabili. E da ieri sono entrate in agitazione non garantendo più il servizio. Del resto le circa 50 lavoratrici della cooperativa Mano Amica sono creditrici di euro 686.456,38. Il problema e anche il grande rammarico delle assistenti è che i bambini sono senza assistenza. Una condizione che non può non creare disagi a famiglie e insegnanti. Ancora una volta l’amministrazione comunale mette in difficoltà una ditta che pur avendo vinto una gara d’appalto non viene pagata. Le lavoratrici sono allo stremo delle forze, sono state diverse le riunioni e le minacce di occupazioni comunali. Nessuna risposta però è giunta a loro per assicurargli il pagamento degli stipendi arretrati. Così, dopo l’ennesima mancata promessa del comune di pagare le fatture alla cooperativa, hanno deciso di mettere in atto quanto precedentemente annunciato. Purtroppo l’amministrazione Di Fiori, da quando si è insediata non passa giorno che i lavoratori delle ditte concessionarie di servizi non si rechino in municipio davanti la porta del sindaco a reclamare quanto a loro dovuto.

Va detto che gli operai della cooperativa mano amica hanno avuto la fortuna di avere un presidente che più volte ha anticipato loro soldi per sopperire alle carenze comunali, sentito in una delle manifestazione di protesta sotto il comune lo stesso ha dichiarato: “Purtroppo non ho il pozzo di San Patrizio, se il comune non paga non so come fare”. Attualmente le ditte concessionarie creditrici del comune che non pagano gli operai da mesi o che gli danno un esile acconto sono diverse… dalla cooperativa Mano Amica, alla concessionaria per la raccolta dei rifiuti, a quella del trasporto scuola bus senza parlare delle tante ditte che rischiano il fallimento per aver svolto per il comune lavori come la realizzazione di strade, di demolizioni, opere idrico fognarie e opere pubbliche senza percepire soldi. 
Luigi Centore