Villa Tiberia, raggiunto l’accordo per lo sblocco dei fondi

13 giugno 2013 | 20:20
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Villa Tiberia, raggiunto l’accordo per lo sblocco dei fondi

Zingaretti: “Dopo le vicende dell’Idi e del Gruppo S. Raffaele, anche i lavoratori di Villa Tiberia possono tornare a percepire lo stipendio”

Il Faro on line – Questa mattina nella sede della Regione si è svolto un tavolo di crisi per sbloccare la situazione della Clinica Villa Tiberia dove da mesi 240 lavoratori non percepiscono lo stipendio. Alla riunione hanno partecipato la Cabina di regia, i rappresentati dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, la proprietà della struttura , la RmA ed Equitalia. La riunione ha posto le basi perché si arrivi allo sblocco dei fondi per pagare gli stipendi arretrati. A questo fine  la Asl RmA ha già validato e validerà nei prossimi giorni la produzione della clinica e questo permetterà l’erogazione delle risorse. Si rimette così, sui binari della corretta gestione, una vicenda complicata derivata dalla rilevante esposizione debitoria dell’azienda Villa Tiberia verso l’Inps e l’Agenzia delle Entrate. Rispetto a questa esposizione è in atto un concordato preventivo di cui la Regione monitorerà puntualmente gli esiti, mentre la proprietà della clinica si è impegnata a presentare entro breve tempo   il piano industriale per il risanamento.

“L’accordo raggiunto oggi – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – rappresenta un altro importante risultato raggiunto in questi primi mesi di governo. Dopo le vicende dell’Idi e del Gruppo S. Raffaele, anche i lavoratori di Villa Tiberia possono tornare a percepire lo stipendio. Vogliamo continuare a lavorare in questa direzione, tagliando altri traguardi e affrontando caso per caso, perché crediamo sia possibile individuare le soluzioni migliori perché il sistema sanitario nella nostra Regione offra maggiore tutela ai tanti lavoratori che vi operano, restando sempre all’altezza delle richieste dei cittadini”. Da questa vicenda che ha messo a rischio oltre agli stipendi anche le pensioni dei lavoratori, e su cui l’ultima parola è affidata al Tribunale che dovrà esprimersi sul concordato, emerge con assoluta evidenza l’importanza della decisione assunta dalla Regione di prevedere,  a partire dai contratti 2014, come prescrizione obbligatoria per tutte le strutture accreditate con il SSR, la presentazione del Durc e la dimostrazione di  essere in regola con il fisco e,  soprattutto con il versamento dei contributi previdenziali.