Festa notturna a Tor San Lorenzo, applausi e polemiche

17 giugno 2013 | 03:20
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Festa notturna a Tor San Lorenzo, applausi e polemiche

C’è chi dice che è stata ben organizzata, chi si lamenta del traffito e del frastuono. E chi pensa a chiedere conto delle autorizzazioni

Il Faro on line – Falò sulla spiaggia di Tor San Lorenzo alle spalle  dello stabilimento balneare “Venere in Bikini”. Seicento settecento persone hanno organizzato una mega festa illuminata da un potente gruppo elettrogeno, fuoco e bracieri accessi per cuocere cibarie festa sul pubblico arenile che sembrerebbe essere stata autorizzata. Il frastuono ha allertato i residenti che hanno chiamato polizia, carabinieri, e persino la Guardia costiera. Sulla via auto parcheggiate sui due lati della strada che permettevano soltanto il transito a senso unico alternato.

Tra le auto parcheggiate un furgone con un grosso gruppo elettrogeno per illuminare l’area interessata e  per far proiettare su uno schermo un video.  Già ci sono consiglieri pronti a presentare interrogazione consiliare, per conoscere se realmente la festa, bella e ben organizzata anche se dava l’idea in un primo momento di essere un rave party  fosse stata comunicata alle forze dell’ordine locali quali questura, carabinieri o Delemare di Torvaianica, in considerazione dell’uso di uno spazio pubblico e se realmente ci sono state le autorizzazioni che vengono strettamente chieste a qualsiasi associazione che vuole organizzare fosse solo una passeggiata canina. Intanto con la ripresa delle attività lavorative in comune verrà inviato un tecnico per constatare come è stata lasciata l’area.

Del resto la zona è tristemente nota in quanto è luogo di ritrovo di prostitute che anche durante la festa ve ne erano tante a passeggiare lungo la litoranea tra l’ingresso del consorzio la Vela Bianca e l’incrocio con viale Marino, cosa questa che sta facendo saltare i nervi ai residenti dello stesso consorzio che hanno riferito alla stampa del perché non vengono fatte più spesso retate per togliere lo sconcio ripristinando la pubblica decenza.
Luigi Centore