“Museo della motorizzazione”, visita speciale alla Cecchignola

20 giugno 2013 | 01:58
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“Museo della motorizzazione”, visita speciale alla Cecchignola

Presente anche una delegazione tedesca che ha alloggiato per qualche settimana a Pomezia

Il Faro on line – Organizzata dal Luciano Mucaria presidente dell’Associazine “Quo Vadis” una visita al museo della motorizzazione militare dell’Esercito Italiano presso la caserma della Cecchignola. Oltre cinquanta persone tra soci, comuni cittadini, una delegazione della Germania e un gruppo di ex militari tedeschi che si alternano nei viaggi in Italia per mantenere puliti i cimiteri di guerra. La delegazione tedesca, ha alloggiato per qualche settimana a Pomezia proprio per riordinare le tombe dei soldati caduti durante l’ultima guerra. L’associazione tra i compiti statutari ha proprio quello dell’amicizia tra i popoli. Il presidente è stato fin dall’atto del gemellaggio tra Ardea e Rielasingen-Worlbrigen l’interprete ufficiale per il Comune di Ardea, oltre ad aver attivamente collaborato con Attilio Bello e Mario Acquarelli considerati i padri dei gemellaggi rispettivamente tra Pomezia e Singen e Ardea Rielasingen-Worlbrigen. 
Una visita quella iniziata alle 9.00 e terminata alle 13.00, dove accompagnati da un tenente, un maresciallo e diversi graduati che hanno fatto da “Cicerone” spiegando i vari mezzi e l’utilizzo che ne fu fatto nei vari fronti ove hanno combattuto i soldati italiani e fino al tristemente noto 8 settembre in collaborazione con l’esercito tedesco. Vecchi mezzi rimessi a nuovo siano essi autocarri, carrozze reali, motociclette e auto tra cui quella la Lancia del Presidente della Repubblica. Tra gli automezzi ristrutturati ce ne erano due una auto ed un autocarro ristrutturato proprio nell’autocarrozzeria del Mucaria ad Ardea. Il presidente Mucaria ha affidato al maresciallo una pergamena da consegnare al comandante del museo. Una giornata indimenticabile che ha lasciato con il fiato sospeso tanti cittadini ma soprattutto gli ospiti tedeschi. Dopo la visita tutti a pranzo ad Anzio.
Luigi Centore