La nuova sfida del porto di Civitavecchia

22 giugno 2013 | 03:59
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La nuova sfida del porto di Civitavecchia

Inaugurata ieri mattina (con sei mesi di anticipo) la prima banchina della Darsena Sant’Egidio. Al via la “Due giorni del Mediterraneo”

Il Faro on line – Dal passato e dal presente le chiavi per costruire un futuro che passa attraverso la realizzazione della più importante piastra logistica e di un terminal container in grado di accogliere, probabilmente unico per dimensioni e ambizioni, nel panorama italiano, le navi portacontainer giganti che detteranno legge sull’interscambio mondiale delle merci. Questo il messaggio forte e chiaro che è emerso prepotentemente dalla Due giorni del Mediterraneo, apertasi questa mattina nel porto di Civitavecchia, con l’inaugurazione (sei mesi in anticipo rispetto alla tabella di marcia dei lavori) della nuova banchina della Darsena Sant’Egidio. Il presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti, che ha ufficialmente annunciato la progettazione e la realizzazione di un grande terminal container in acque profonde, ha incassato anche il sostegno a questa iniziativa di due fra i maggiori gruppi trasportistici e logistici del mondo, la Contship Italia, che in Italia gestisce realtà portuali di successo come La Spezia, Gioia Tauro e Ravenna, e il gruppo Gavio (autostrade, porti, ferrovie e logistica integrata).

Aperta dal Sindaco di Civitavecchia, Pietro Tidei, e culminata nella benedizione della banchina di Sant’Egidio da parte di monsignor Vincenzo Paglia nonché nel taglio del nastro del nuovo impianto, da parte del presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo,  la Due giorni del Mediterraneo ha acceso tutti i riflettori su quello che ormai viene definito “il miracolo Civitavecchia”, ma anche sulla storia che questo miracolo ha prodotto. 

Ne hanno parlato, l’ammiraglio Felicio Angrisano, comandante generale delle Capitanerie di porto, che si è soffermato sul fattore sicurezza che pare caratterizzare costantemente il lavoro nel porto di Civitavecchia; ne ha parlato Guido Grimaldi, dell’omonimo gruppo armatoriale (oggi il più importante d’Europa, che ha tenuto a battesimo con una sua nave la nuova banchina e che ha annunciato proprio oggi il potenziamento dei servizi da Civitavecchia e l’apertura di una nuova linea per Valencia).  Lo ha confermato il Sindaco di Civitavecchia ribadendo l’importanza  di creare sinergia e sviluppo.Fondamentali per le ricadute concrete che potrebbero generare, gli interventi di Cristoforo Canavese (già presidente del porto di Savona) che ha parlato in nome del gruppo Gavio (era presente alla manifestazione Marcello Gavio) e di Marco Simonetti, amministratore del gruppo Contship Italia (anche in questo caso era presente, con Cecilia Battistello, il vertice aziendale).

 L’identikit che hanno tracciato del terminal container di cui ha bisogno il sistema paese, e della location “baricentrica” indispensabile per sfruttare l’opportunità generata dall’entrata in servizio delle navi portacontainer giganti nonché dalla concentrazione in atto (è recentissima l’intesa a tre fra Maersk, Msc e Cma-Cgm sulle rotte del traffico container) , è esattamente quello del già progettato terminal di Civitavecchia, sul quale  da oggi è palese l’interesse dei maggiori gruppi del settore. “Esiste la nostra volontà – ha affermato Simonetti, rompendo ogni indugio – di essere parte integrante di questa sfida”.

Un imprimatur importante per il presidente dell’Autorità portuale, Pasqualino Monti, che nel suo intervento ha ricordato una per una le tappe della storia recente che hanno condotto lo scalo laziale a collocarsi in prima fila (come già accaduto per le crociere) anche nello sfruttamento delle opportunità che si stanno creando sui mercati globali del trasporto dei container.  Monti, che ha ringraziato uno per uno, tutti i protagonisti di quello che ormai comunemente viene definito il miracolo Civitavecchia, ha tracciato le linee guida di un piano di sviluppo che ha “cambiato marcia” nell’aprile scorso con la firma dell’atto aggiuntivo con cinque ministeri, la Regione Lazio, cinque Comuni e aziende di Stato come RFI, Snam, Anas, Ardis e Fincantieri nonché il Consorzio Oasi di Porto e Fondazione Portus .  Un’intesa che ha consentito al porto di Civitavecchia di lanciarsi in una nuova sfida, che prevede la realizzazione di importanti opere portuali ma anche di infrastrutture logistiche strategiche quali il completamento della Civitavecchia-Orte. 

Monti ha sottolineato le forti sinergie che si sono cementate con i ministeri competenti e con il presidente della Regione,  Nicola Zingaretti. Ha quindi citato quale progetto di punta quello in fase di realizzazione per fare di Fiumicino, in connessione diretta con l’aeroporto Leonardo da Vinci, una base importante per le crociere.  Ha poi focalizzato l’attenzione, oltre che sulla Darsena di Sant’Egidio, la cui prima banchina è stata costruita a tappe forzate, sul progetto del grande terminal container fra la Darsena servizi e la Centrale Enel. Un terminal in grado di accogliere navi da 18.000 teu, con fondali sino a 20 metri, aree di manovra e specialmente un retroterra (5 milioni di metri quadri di aree retro-portuali) che non trova equivalente in nessuna altra realtà portuale italiana. E sarà questo terminal il perno sul quale realizzare una piastra logistica laziale in grado di attirare anche importanti realtà produttive  e quindi di generare occupazione.