Morena Burattini, lo sguardo dell’anima

22 giugno 2013 | 01:09
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Morena Burattini, lo sguardo dell’anima

Il Faro on line – Morena Burattini è una forza della natura. Ex campionessa nazionale di nuoto e di sci alpino, ha il III brevetto per attività subacquea più il brevetto d’immersione profonda, operatrice Shiatsu, cantautrice di successo, presidentessa di una onlus che si chiama Monlus ed ha come scopo principale quello di favorire l’integrazione e la socializzazione tra le persone con disabilità, in particolare, i soggetti con difficoltà visiva, e le persone cosiddette normodotate. Morena è stata ipovedente fino all’età di 16 anni e poi ha smesso di vedere con gli occhi, ma riesce a farlo lo stesso attraverso lo sport, la musica, il canto, la promozione di attività artistiche e sportive. A questa dinamicissima donna dai capelli rossi, poniamo alcune domande. 

Quanto lo sport, la musica e il canto aiutano l’essere umano nella sua realizzazione? Lo sport aiuta prima di tutto a livello fisico, perché come si sa un’attività sportiva, sia se la si fa in modo amatoriale, che agonistico fa bene alla salute. Se poi intraprendiamo lo sport in forma agonistica sicuramente aiuta sia livello formativo, mentale e aggregativo. Per quanto riguarda la musica e il canto, aiutano la persona a tirar fuori la propria creatività e la propria anima. Riflettendo verso gli altri l’emozioni che un brano può suscitare sia su chi interpreta, ma soprattutto su chi ascolta. Se si riesce a far questo, davvero ci si può definire un vero  artista.      

La creazione artistica, per te, è frutto d’ispirazione umana, divina, o prodotto di una razionalità artigianale più o meno raffinata? Sinceramente quando compongo, e successivamente canto e quindi il prodotto arriva alla creazione finale, é  più frutto di un’emozione, una sensazione e di esperienze personali che esperienze raccontate  da altre persone. Tutto questo, però è anche frutto, di studi più o meno approfonditi.  Quindi rispondendo in modo più esaustivo alla domanda, mi ritrovo  ad essere concorde globalmente alla stessa.     

A quale brano del tuo ultimo CD sei particolarmente affezionata e perché? Sinceramente sono affezionata a tutti perché ognuno di esso è una piccola parte di me. Ma sicuramente quello che riflette più me stessa, è il brano “COME SONO IO” perché è una canzone autobiografica. Parla della disabilità e la voglia di far capire agli altri, che non ci si deve fermare alle solite apparenze. Ma che una persona, anche se ha una disabilità è uguale alle altre, con la voglia di fare e di non fermarsi alle prime difficoltà. Quindi è uno sprone e un invito  per le persone normodotate a comprenderci e capirci di più. 

Quali sono i progetti per il futuro della cantautrice, della presidentessa di Monlus e della donna Morena? Per quanto riguarda la Monlus spero che venga conosciuta il più possibile. L’intento prioritario dell’onlus, è quello di promuovere e sostenere  attività di integrazione e socializzazione. Lo Sport è Cultura, lo Spettacolo è   Arte. Quindi ho voluto inglobare queste meravigliose “attività, arti” come piace definirle a me: con la speranza di trovare un punto d’incontro e quindi cercare di  abbattere le diversità mentali che purtroppo ancora  persistono nella nostra società tra disabili e non disabili. Per quanto riguarda Morena cantautrice, La musica mi permette di dire quello che penso. E proprio perché sono una cantautrice, ho la fortuna di esprimere a pieno e liberamente i miei pensieri. Come persona mi devo ritenere sinceramente soddisfatta ho vinto la maggior parte delle mie battaglie. Ho sempre fatto quello che mi è sempre passato per la testa e che mi è sempre piaciuto fare. E forse chi sa! Probabilmente se non avessi avuto quello che ho magari avrei fatto la metà di quello che ho fatto e raggiunto fino ad ora. Però questo non lo sapremo mai con certezza! Sono contenta di me stessa e spero che con la mia testimonianza possa essere da esempio in maniera positiva  per tutte   le persone che si soffermeranno a leggere questo scritto.                                                                       
Pasquale Maria Sansone