Porcelli: “Pubblica incolumità a rischio sul litorale di Ardea”

24 giugno 2013 | 12:00
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Porcelli: “Pubblica incolumità a rischio sul litorale di Ardea”

Il presidente dell’associazione Civiltà: “Sulla  spiaggia antistante la zona ‘la fossa’ detriti di chiodi e vetri”

Il Faro on line – “Tra Sabato e Domenica abbiamo ricevuto tante segnalazioni di degrado delle spiagge “vistosamente” sporche. Ci siamo recati sulla  spiaggia antistante la zona “la fossa” ed i detriti di chiodi e vetri, costituivano motivo di reclamo da parte di tanti turisti. Già siamo in emergenza per l’ordinanza di divieto di balneazione, il pericolo di ferite poi fa il resto atteso che alcuni hanno subito lacerazioni”. A parlare è il presidente Associazione Civiltà, Mauro Porcelli. “Nonostante le ripetute segnalazioni la spiaggia è sporca e costituisce vero e proprio pericolo alla pubblica incolumità, cosa questa che dovrebbe essere rilevata da chi di ragione con relative precise responsabilità. Non vedendo risultati da mesi, non ci rimane che pensare ad una intervenuta revoca del servizio in attesa di novità, perché se così non è, sarebbe grave l’aver  pagato ditte per pulizie/servizi non avvenute. Il pericolo a cose e persone si estende anche alla transitabilità e proprio costeggiando la via litoranea, alcuni turisti lamentavano il grande pericolo rappresentato da un semaforo in completo disuso, posto su via lungo mare degli ardeatini angolo via Alessandria. Centinaia di persone che attraversano la litoranea, con il pericolo di essere investiti per un sistema di controllo fuori uso in piena stagione balneare. Con quale coraggio l’Amministrazione comunale parla di rilancio del turismo e del litorale!?”

“Cancelli – prosegue Porcelli – che chiudono passaggi a mare, ai quali sono stati realizzati con denaro pubblico “finanche” gli ingressi sul marciapiede. Sono legittime quelle opere? Sono condonati quegli accessi sul demanio? Tutto questo pagato con milioni di soldi pubblici per servizi che “non si vedono” ed una Amministrazione che ” non risponde” alle tante precise domande. La nostra associazione procederà ad evidenziare tutte le spese fatte con denaro pubblico versato dai cittadini, raffrontato ai disservizi e/o mancata regolarità di opere pubbliche, così da rendere edotta la collettività su possibili sperperi che stanno avvenendo nel silenzio più completo di chi dovrebbe – invece – dare risposte. La cosa che sgomenta di più, viene dal un modo di fare che dimostra il completo disinteresse verso i contribuenti ed a conferma di questo ancora non sappiamo quante contestazioni e di che somme sono state multate le società che non fanno il loro dovere. Quanti milioni fatturati in eccedenza d’appalto per servizi che “vorremmo capire”.

“Un’altra domanda – conclude – la vogliamo formulare al sindaco: quando arriveranno le contestazioni dell’AIPA ai cittadini, verranno sgravate per i tanti servizi mai effettuati? La nostra associazione fa appello a tutti i consiglieri che ancora non sentiamo, avendo loro  il dovere di vigilare sulle spese dell’Ente, dovrebbero unirsi coralmente contro ogni forma di mala gestio che toglie denaro dalle tasche dei cittadini, segnalando atti e mancati  adempimenti alla preposta Corte dei Conti. A tutela delle casse pubbliche, bisogna costituirsi parte civile verso chiunque danneggia la cosa pubblica. Solo questo significa essere vicini al popolo; il resto è una mera forma di complicità tipica di soggetti anarco/costituzionalisti”.