Un uomo solo al comando

Il Faro on line – Premesso che bisogna dare il tempo a chi si è appena insediato di lavorare, la nuova giunta fornita da Montino ha un tratto caratteristico evidente: il dominus. Non voglio entrare nelle polemiche politiche che hanno caratterizzato le ore immediatamente susseguenti all’annuncio della nuova giunta, piuttosto preferisco seguire un ragionamento di buon senso e analizzare le scelte, legittime, fatte dal neo sindaco. Mettere un ragazzo di 21 anni non ancora laureato (peraltro in Giurisprudenza e non in materie connesse alla settore da amministrare) e senza alcuna esperienza amministrativa a gestire il comparto edilizio di un comune come Fiumicino vuol dire sostanzialmente gestire direttamente quel comparto, magari con l’aiuto di qualcuno che ufficialmente non appare ma che potrà seguire passo dopo passo movimenti e scelte del giovane assessore.

A scanso di equivoci, e a beneficio di quegli integralisti di sinistra che ultimamente si sono scatenati su Facebook tranciando giudizi al vetriolo su chiunque non la pensi esattamente come loro (ricordando in questo i grillini della prima ora), preciso che conosco personalmente e stimo molto Ezio di Ginesio Pagliuca; ciò non toglie che analizzando la sua nomina si veda chiaramente un valore politico di gestione diretta di Montino. Che guarda caso mette al Bilancio – altro settore fondamentale per un Comune – un’altra persona di fiducia, proveniente dalla Regione Lazio, Arcangela Galluzzo le cui competenze sono innegabili quanto la sua vicinanza al neo sindaco. Ai lavori pubblici va  Caroccia, altro uomo di Montino (ci ha lavorato insieme per anni) anche se con una storia politica già strutturata a Fiumicino. Peraltro a Caroccia va riconosciuto il fatto di essere sempre stato “opposizione” alla giunta Canapini anche quando per esigenze di partito fu inglobato nella “maggioranza”.

Facendo due conti, e sapendo che un qualsiasi Comune rischia le sue fortune sul Bilancio e sul Piano regolatore, si vede chiaramente che Edilizia, Lavori Pubblici e Bilancio sono saldamente nelle mani del primo cittadino. Che manterrà anche per sé la delega all’economia del mare e turismo. Se consideriamo che giocoforza sarà lui anche a gestire i rapporti con il Consiglio di Amministrazione di Adr vediamo uno scenario in cui tutto il potere è nelle mani di un solo uomo.

Gli altri partiti (Sel, Idv) hanno ottenuto posti di prestigio ma deleghe secondarie, e lo stesso Pd locale si è dovuto accontentare della scuola e della Presidenza del Consiglio, ruolo strategico ma senza portafoglio. Anche la cultura, che pure avrebbe potuto essere gestita da risorse reperite in loco (vale la pena sottolineare che all’interno del Pd stesso esistano alte professionalità scolastiche che avrebbero potuto essere utili in questo senso) è stata affidata a una figura come Daniela Poggi, certamente di tutto rispetto ma senza quella conoscenza del territorio e delle esigenze locali che avrebbe potuto accelerare un percorso da troppo tempo atteso dalle giovani generazioni.

A tutti gli assessori, comunque, al di là di qualsiasi considerazione, va augurato buon lavoro. Più che per loro stessi, per il futuro di questa città.

Angelo Perfetti
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