“Un’opposizione talebana lascia l’aula rifiutando il confronto democratico”

6 luglio 2013 | 00:40
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“Un’opposizione talebana lascia l’aula rifiutando il confronto democratico”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del sindaco Pascucci

Il Faro on line – “Non è certo la prima volta che una parte dell’opposizione si comporta in modo gravemente irresponsabile e tenta in tutti i modi, con motivazioni inconsistenti e assurde, di bloccare l’Amministrazione e conseguentemente l’intera Città. Ciò che emerge dall’episodio spiacevole accaduto mercoledì in Consiglio, ovvero l’alzata di tacchi di quasi tutta l’opposizione, è che questo Bilancio (che stanzia risorse fondamentali per lo sviluppo di Cerveteri) non ha visto il benché minimo cenno della partecipazione di quei consiglieri. Nessun dibattito, nessuna voglia di migliorare il testo con emendamenti e osservazioni, nessun desiderio di confronto. Ho notato invece una grande impreparazione da parte dei consiglieri comunali di opposizione, non solo mercoledì ma in tutti questi mesi. Dilettanti allo sbaraglio che arrancano per tenere il ritmo della nostra Amministrazione. Capisco quanto sia difficile, ma saremmo anche disposti ad aspettarli, se potesse servire a qualcosa. Ma è bene che i cittadini sappiano davvero quello che è successo. Il Bilancio è l’atto più importante dell’azione amministrativa. Da esso dipendono le scelte e le azioni che il Comune intraprenderà nell’anno in corso. I Consiglieri comunali hanno possibilità di modificarlo, prima del voto, attraverso gli emendamenti. Questo vale per tutti i Consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione. Ma veniamo ai fatti. Il bilancio è stato notificato ai consiglieri il giorno 11 giugno (quasi un mese prima della seduta consiliare che si è tenuta il giorno 3 luglio). I consiglieri potevano presentare emendamenti sia sulla parte corrente sia sulle spese per le opere pubbliche. Tutto questo, come prevede la Legge, soltanto fino al giorno 24 giugno. È bene che si sappia che in Aula non si possono fare più modifiche al bilancio. Solo votare gli emendamenti presentati entro il 24 giugno. Quindi chi afferma che non ha potuto proporre miglioramenti perché ha lasciato l’aula, sta mentendo. Oppure,  il che è ancora peggiore, forse non sa di che cosa sta parlando. Sottolineo che entro il 24 giugno non è arrivata nessuna proposta di emendamento da parte dei consiglieri di opposizione. Questo significa che questi consiglieri non avevano nessuna modifica da fare. Al di là delle tante parole che si scrivono sulla stampa, ora le cose sono due: o i Consiglieri non hanno letto il Bilancio, oppure lo hanno letto e lo hanno ritenuto valido, tanto da non voler proporre alcun cambiamento.Nel merito della legittimità della seduta, ripeto, come ho già ribadito in Aula, che era già stata fornita risposta scritta al capogruppo del PD Carmelo Travaglia a firma del Segretario comunale in cui si spiega chiaramente che le procedure svolte sono tutte regolari. L’intervento in Aula di questi consiglieri è stato pretestuoso, come pretestuoso è stato il loro allontanamento. Ma per dirla tutta, alcuni consiglieri di opposizione, soprattutto i due capogruppo Carmelo Travaglia (PD) e Luciano Ridolfi (PDL), parlano continuamente di irregolarità, ad ogni seduta. Gli articoli apparsi sulla stampa e le dichiarazioni fatte in aula hanno contenuti veramente diffamatori. Denigrano l’attività amministrativa che è pienamente legittima e per tanto sono passibili di denuncia. Strillano in aula e sulla stampa, ma come mai non fanno ricorsi o altre azioni per dimostrare le proprie tesi? Va detto: in un’occasione hanno scritto al Prefetto, ma non dicono che la risposta ricevuta ha ribadito la legittimità dell’azione dell’amministrazione comunale. Ora mi chiedo e lo chiedo ai cittadini: sono stati eletti per affrontare i problemi della città e per confrontarsi sui temi di interesse pubblico o unicamente per sollevare inutili polemiche? Eppure, i risultati elettorali dello scorso anno già parlavano da soli. Noi continuiamo a lavorare. Ci farebbe piacere poter collaborare anche con loro. Ma è un lavoro duro che richiede passione, dedizione, amore per il territorio e rispetto per il bene comune. Loro, continuino pure a parlare dei formalismi. Noi continueremo ad impegnarci sui problemi veramente importanti”.

Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri