Via Torre Clementina, isolette pedonali per evitare il naufragio del commercio

Il Faro on line – Il principale compito di un giornale è quello di controllare ciò che accade e raccontarlo. Poi c’è quello ricordare le promesse fatte dai politic, sollecitare gli interventi laddove i cittadini li richiedono. E, se possibile, innescare dibattiti prendendo posizione su alcuni argomenti. Stavolta voglio cercare di andare anche oltre, proponendo una possibile soluzione – che ha il solo scopo, beninteso, di esporre un’idea sulla quale eventualmente riflettere – per dare vita ad un percorso semi-pedonale sua via Torre Clementina. D’altra parte in un altro editoriale avevo sottolineato come ci dovesse essere non solo l’attenzione dell’Amministrazione comunale ma anche la voglia degli stessi commercianti di proporre qualcosa di nuovo per uscire dallo stallo attuale. E veniamo al progetto che definirei delle “isolette pedonali”, che prevede un senso di marcia a una direzione su via Degli Orti e proseguendo su via Giovan Battista Grassi, e sempre a una direzione su via Torre Clementina.

Via Torre Clementina è abbastanza grande da poter riservare una sola corsia al traffico (in direzione ponte 2 giugno) lasciando isola pedonale ogni blocco di isolato e lasciando altresì alla destra del senso di marcia fruibili i posti auto già a disposizione con la rimodulazione delle banchine. Per raggiungere i vari ristoranti, negozi, pescherie, ecc. basterebbe utilizzare, sempre in un solo senso di marcia, le vie che già oggi fungono da raccordo (ad esempio via Orbetello). 

In questa maniera il flusso di traffico sarebbe univoco, e non si creerebbe alcun tipo di ingorgo ma un flusso circolare. Così facendo davanti a ciascun isolato si potrebbero attrezzare tavolini per la ristorazione, happening culturali quali piccole mostre di quadri o concertini, e tutto ciò che la fantasia non solo commerciale potrebbe far nascere per attirare un turismo di quelli che vengono apposta per passare un’intera serata a Fiumicino, lasciando la macchina e andando a piedi.

La criticità, a mio avviso, sarebbe rappresentata dai parcheggi. Troppo pochi quelli su via degli Orti/via Grassi per poter sostenere un’iniziativa del genere. Quei parcheggi esistenti, anzi, potrebbero essere in gran parte destinati ai residenti, in modo da non creare problemi alla normale vita quotidiana. Per i turisti sarebbe possibile creare un parcheggio in zona Pesce Luna, dove i terreni esistono e la distanza è minima, creando un sistema di navette che a rotazione, nelle ore serali, facesse il percorso dell’”anello” disegnato, per poi girare dopo Palazzo Noccioli e ritornare al parcheggio. Un flusso continuo, con una tempistica da metropolitana, che potrebbe rappresentare una novità assoluta nel panorama locale.

Ovviamente un esperimento del genere va pubblicizzato a dovere, chi vive a Roma deve sapere che a Fiumicino può arrivare non solo la domenica mattina per andare al mare ma magari anche il venerdì o il sabato per restarci tutto il giorno.

E, in ultimo, un’idea del genere potrebbe anche essere sperimentata utilizzando i new-jersey in plastica per “costruire” le isolette pedonali nei week-end e poi rimuoverli la notte tra domenica e lunedì ripristinando la viabilità ordinaria.

Ecco qua. Stavolta “Il Faro” non sottolinea solo un aspetto critico ma prova a dare un’idea (la parola soluzione mi sembra un po’ presuntuosa) sulla quale iniziare a discutere. Può anche essere non la fine ma l’inizio di un dibattito che porterà idee migliori per il territorio. Di certo c’è che questo lembo di terra le potenzialità ce le ha, e dunque c’è bisogno di idee che le facciano esprimere. E in questa calda estate, con l’Amministrazione appena insediata, quale migliore occasione  per mettere sul tavolo qualche proposta? Il Faro lo ha fatto, sarebbe bello che anche il resto della comunità locale (e per la verità c’è chi su temi specifici lo sta facendo da tempo) provasse a proporre oltre che a criticare. Meditate gente meditate.
Angelo Perfetti
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