Nessuna violazione del protocollo comunale 

26 luglio 2013 | 15:01
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Nessuna violazione del protocollo comunale 

Il consigliere Aldo De Angelis replica alle accuse: “Dichiarazioni Ridolgi deliranti”

Il Faro on line – Delirante. Perdonatemi la durezza, ma è l’unico termine che trovo per commentare quelle che non possono più essere definite iniziative amministrative, sia pure nel ruolo di opposizione, del consigliere Ridolfi, ma sono, purtroppo, invece, atti e dichiarazioni convulsi tipici non più di un iperattivismo estivo, ma di una vera e propria agitazione psicomotoria condita da amnesie più o meno temporanee. Dopo il suo ultimo intervento sulla stampa relativo all’articolo apparso sul quotidiano ”La Voce” del 25/07/2013,come pensa il cons.Ridolfi di onorare il suo ruolo se si permette di infangare non le Persone, ma gli Amministratori e le Istituzioni che rappresentano ?. E’ pur vero che, in questa occasione, proprio non si può che dare un po’ di attenzione al consigliere del P.D.  L, Ridolfi, anche perchè ha scritto, per la prima volta, tra ironici quanto confusionari riferimenti a “branchi di pecore”,”bivacchi del cons.Porro “,”ordini di scuderia” e “barche”, qualcosa che si riesce a leggere dall’inizio alla fine con una trama degna del miglior racconto di fantascienza di Asimov: pertanto, questo suo sforzo di fantasia e sintesi non può che essere premiato con una replica circostanziata ma soprattutto “reale” dovuta, prima di tutto, per rispetto, ai cittadini di Cerveteri e, in secondo luogo, dei rispettivi ruoli amministrativi.  Orbene, nelle ultime sue righe diramate alla stampa il suddetto consigliere, non rinunciando, come nel passato recente, a considerazioni personali su coloro che siedono in Consiglio Comunale, come ormai è costume, tra l’altro, di questa parte di opposizione a corto di argomenti, attacca il sottoscritto e i membri della commissione Urbanistica presenti al momento del fatto, considerandoli “complici” e colpevoli di aver applicato l’articolo 51 comma 6 del Regolamento Comunale non accettando una delega proveniente da un differente gruppo consiliare rammentando, tra l’altro, un altro episodio avvenuto nel mese di dicembre 2012,quando lo stesso consigliere Ridolfi si presentò come delegato dal gruppo PD,(da cui devo dedurre che lo stesso all’epoca era ,forse, consigliere a carico del PD o no? Mah !). Oggi,che si conosce la sua reale desinenza politica, non si vuole considerare l’Art.51 ma si vuole imporre quanto specificato dal comma 6 dell’articolo 54 in modo a dir poco “singolare” e avulso dal contesto, la cui lettura e interpretazione, dovrebbe, invece, avvenire congiuntamente al successivo comma 7 dello stesso articolo dove vi sono espressi richiami che sicuramente non riguardano la sostituzione temporanea di commissari di commissione dello stesso gruppo politico ma la presentazione di emendamenti a ordini del giorno relativi alle proposte sottoposte all’esame delle Commissioni prima delle riunioni delle stesse o nel corso della discussione delle suddette proposte e quindi la partecipazione di consiglieri esterni.  La Fantasia di Ridolfi, nell’esposizione e corso del racconto, spazia poi, con voli a dir poco pindarici, da  ipotetiche quanto inesistenti “inadempienze” dello scrivente in qualità di delegato ACEA ATO2 che però risultano soltanto al medesimo consigliere(forse si tratta di miraggi….. considerando le attuali temperature estive e visto che esistono azioni cartacee e orali ben definite e verificabili sino ad ora attuate dal sottoscritto),per poi proseguire con fantomatiche(queste si) e inesistenti chiamate per far intervenire il comandante della Polizia Locale Tortolini che è giunto in Commissione Urbanistica, su mia specifica richiesta telefonica, proprio a seguito del burrascoso comportamento  di disturbo, e non consono, tenuto dallo stesso cons. Ridolfi (vi sono ben tre persone che hanno assistito all’evento oltre alla segretaria dell’ufficio e invito il Comandante a confermare da chi è partita la richiesta di intervento), sino ad arrivare a definire “ fantomatico” il gruppo misto che è, invece, previsto dal Regolamento Comunale all’ Art.48  Gruppi Consiliari, ma forse anche questa è una “svista tecnica” o scarsa conoscenza, per  poi scendere a esternazioni ed offese personali, ridicolizzando il mio operato, la mia persona ( ”….un consigliere eletto con un dato elettorale irrilevante proveniente dalla capitale e privo di conoscenze specifiche del territorio………che per non essere isolato debba necessariamente rispettare anche se non condivisi gli ordini di scuderia….”) per poi sfociare in un vero e proprio attacco diffamatorio con offesa all’onore quale valore morale dell’individuo ed al decoro elementi che rendono la mia persona meritevole di un giudizio positivo dei suoi elettori,consociati o fiduciari oltre che offesa alla dignità personale, secondo un concetto che vuole essere maggiormente lesivo della onorabilità della mia persona e vita, sia amministrativa che sociale, condotta che ritengo,sia a titolo personale che amministrativo, gravissima e per la quale non solo pretendo scuse ufficiali ma sto valutando se perseguire le vie legali a tutela della mia persona e della mia attività amministrativa.  Fermo restando che proprio per la mia correttezza e trasparenza non ho mai ostacolato  l’esercizio di critica ai poteri pubblici, che è un diritto  costituzionalmente garantito, in quanto arricchisce la nostra democrazia e garantisce ai cittadini la conoscenza delle modalità di funzionamento della cosa pubblica, assicurando a quest’ultimi la possibilità di formarsi una propria opinione in merito e, proprio tale funzione garantistica ,consente che a tale diritto di critica possa riconoscersi un’ampiezza e un’espansione maggiore. Detto ciò, però, si evidenzia comunque implicitamente la necessità di contemperare tale conclusione con l’interesse del soggetto criticato, che è il sottoscritto, a non vedersi diffamato ingiustamente riportando considerazioni e fatti non realistici e/o veritieri.Invero, vede caro consigliere, comprendo che studiare, approfondire e discutere sia esercizio da lei ritenuto inutile o “pernicioso”, ma mi creda rientra nelle nostre competenze e, crediamo, nei doveri e obblighi istituzionali di controllo che dobbiamo avere nei confronti dei nostri cittadini ed elettori.  Non entro nel merito delle sue elucubrazioni  sull’attività amministrativa di governo. Lo farà il Sindaco, se lo riterrà opportuno. A me ha colpito la confusionaria faziosità, persino, della sua fantasia! Egregio Cons. Ridolfi, si informi prima di parlare! O,  forse, a lei interessa soltanto attivare il “venticello della calunnia” e  la “cultura del sospetto ” ?   Tuttavia, mi permetta o mi consenta(…termine a Lei tanto caro…) di farle notare come prima Cerveteri e poi il Consiglio Comunale e le Commissioni Consiliari, non meritino di essere trasformati in una sorta di “farsa napoletana”, come emerge dalle sue burlesche azioni e memorie, ma necessitino di rispetto in quanto, alcuni di questi, sono luoghi preposti ad affrontare e discutere con serietà i problemi che i cittadini e la città vivono: allo stesso modo l’attività dei Consiglieri Comunali e degli Amministratori (che a lei può non piacere in quanto pone in evidenza e rende macroscopico evidenziandolo con forza,il fatto che le promesse elettorali della sua coalizione sono rimaste tali e irraggiungibili) vertendo su questioni che incidono sulle dinamiche locali e sulla gestione della cosa pubblica, non può essere banalizzata con riflessioni, mi permetta, alquanto surreali e sterili.  Sono, però, altresì consapevole che sono e siamo per lei un momento per sfuggire dallo stress quotidiano dettato dalle continue richieste dei cittadini ai quali non può dare degna risposta; mi permetta, comunque di consigliarle di riportare la discussione nel merito delle questioni che interessano la città, abbandonando questa sua spiacevole prassi di mettere in cattiva luce “chi” opera con abnegazione, onestà e trasparenza  invece di concentrarsi sulle reali problematiche locali, offuscando e ridicolizzando, di conseguenza, l’impegno di coloro che siedono in un’istituzione al fine di rappresentare le istanze cittadine.Sarò pronto ad ascoltarla in aula quando, anche lei, deciderà di promuovere qualcosa  nell’adempimento del suo mandato elettorale.

Aldo De Angelis Consigliere Comune di Cerveteri, delegato Acea ATO2 e Sistema Idrico Integrato