Tragedia in Irpinia, bus in scarpata: 38 vittime, 10 feriti gravi

29 luglio 2013 | 08:43
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Tragedia in Irpinia, bus in scarpata: 38 vittime, 10 feriti gravi

Il Faro on line – Cento metri contro il guardrail e poi il volo dal viadotto, un salto di 30 metri e poi lo schianto: quello che doveva essere un fine settimana di festa alle terme, con un pellegrinaggio a Pietralcina nella terra di Padre Pio, si e’ trasformato in una strage di innocenti: 38 vittime e 10 feriti, molti dei quali in gravi condizioni per un bilancio che non e’ ancora definitivo. I Vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte per estrarre le vittime e i superstiti dalle lamiere contorte dell’autobus ormai ridotto a rottame che ieri sera e’ precipitato da un viadotto della A16 a Monteforte Irpino.

Lungo la provinciale che porta a Taurano, proprio sotto il viadotto dell’autostrada, sono state allineate 36 bare, accanto a vestiti e lenzuoli insanguinati, bagagli ed effetti personali delle vittime, pezzi di sedili dell’autobus e della barriera newjersey dell’autostrada travolta dalla folle corsa del bus.   

I corpi delle vittime sono poi stati portati nella palestra della scuola media di Monteforte Irpino, trasformata in una camera ardente dove sono gia’ arrivati diversi familiari e amici. Urla, pianti, disperazione sui volti. “Erano amici che andavanoin gita spesso, si conoscevano quasi tutti – racconta uno di loro -. Avevano deciso di trascorrere un fine settimana a Telese Terme e poi un giorno a Pietralcina. Ad organizzare era sempre la stessa persona, Luciano Caiazzo, salumiere di Pozzuoli”.   

Le operazioni di soccorso non sono ancora concluse:all’appello, dice il comandante dei Vigili del fuoco di AvellinoAlessio Barbarulo, manca una persona: “La stiamo cercando, se e’sotto le lamiere del bus cercheremo di trovarla il prima possibile, ma speriamo che qualcuno ci dica che non era sull’autobus”.

C’erano invece cinque bambini su quel pullman e al momento non sono miracolosamente tra le vittime: cinque di loro sono ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli, due dei quali in gravi condizioni, mentre il sesto si trova sempre a Napoli ma al Cardarelli. Sia il bilancio dei feriti che quello dei morti non e’ pero’ ancora definitivo e solo nelle prossime ore si potra’ avere un quadro piu’ chiaro.   

Come non e’ assolutamente possibile, allo stato, stabilire le cause dell’incidente, che dovranno essere chiarite dall’inchiesta della procura di Avellino. Alcuni testimoni hanno riferito ai soccorritori di aver visto l’autista del mezzo sterzare verso destra una volta resosi conto che sarebbe finito contro le auto incolonnate davanti a lui. Manovra, questa, che avrebbe portato il bus prima a strusciare per un centinaio dimetri contro il guardrail fino a romperlo e precipitare nella scarpata. Altre voci, che non hanno trovato alcuna conferma ufficiale, parlano invece di una gomma esplosa mentre una delle prime ipotesi avanzate e’ quella di un guasto ai freni. (fonte: Ansa