“Sottopasso all’Isola Sacra: e i vincoli idrogeologici?”

Il Faro on line – “C’è qualcosa che proprio non riusciamo a capire, e che vorremmo che qualcuno dall’amministrazione comunale ci spiegasse. Come è possibile anche solo ipotizzare un sottopasso all’Isola sacra quando sono anni che a livello stradale è tutto bloccato per il rischio esondazione?” A porsi la domanda è il Comitato Donne in Azione, che abbiamo incontrato proprio per parlare dell’Isola Sacra. “Chiederemo  ufficialmente un incontro al Sindaco – ha spiegato Assunta Minicone a nome delle altre associate presenti all’incontro – senza alcuna polemica, ma proprio per comprendere.

I terreni sui quali viviamo – affermano –  in gran parte sono bloccati a livello edilizio perché ci si dice che c’è il rischio esondazione, quello per intenderci che blocca da anni tutto il comparto B4a. Addirittura oggi come oggi se si va a chiedere una licenza su terreni dove esiste l’autorizzazione a costruire vengono imposti due obblighi: l’eliminazione di qualunque scantinato e la costruzione su piano piloty, ossia su palafitta. Dunque è impossibile scendere sotto il livello del terreno e addirittura è impossibile persino restare a quel livello.

“Viene da chiedersi – proseguono – come sia possibile costruire un’opera mastodontica sotto il livello del Tevere con questi presupposti. A meno che il rischio esondazione sia stato superato o sia in fase finale di superamento, e questo noi non lo sappiamo. Ma vorremmo saperlo, visto che si tratta della nostra vita, sia in termini economici sia in termini sostanziali”.

Un’ultima considerazione le Donne in Azione la fanno sul costo dell’opera: “Si è parlato di 35 milioni di euro. E’ ovvio che se il Comune è disposto a investire tanti soldi sa che la cosa è fattibile. E dunque, più di prima, ci chiediamo: ma se è fattibile per il sottopasso perché non è fattibile per le abitazioni?”
Ang.Per.