L’importanza di non diventare autoreferenti

2 settembre 2013 | 04:37
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L’importanza di non diventare autoreferenti

Dalle associazioni ai balneari, iniziando dalle piccole cose si costruiscono grandi rapporti

Il Faro on line – Saper ascoltare le emozioni di un territorio è fondamentale per un buon amministrare la cosa pubblica. I grandi progetti sono essenziali, le prospettive di sviluppo futuro imprescindibili, ma anche le cosiddette piccole cose (che piccole poi non sono) diventano fondamentali per connettere in maniera virtuosa tutti gli attori di una comunità.  Sotto questo profilo di permettiamo di dare un paio di suggerimenti all’amministrazione in carica, derivanti direttamente dal dialogo con la gente e dall’ascolto di essa.

La metropolitana stride all’ultima fermata
Ho già detto in precedenti articoli che l’idea di proporre appuntamenti culturali appetibili per le giovani generazioni e non solo, è decisamente apprezzabile, a patto che si snodi per l’intero anno  solare e che non distrugga ciò che negli anni la tradizione popolare ha creato. L’ultimo atto di Metropolitana è stato seguito, apprezzato e di livello. Tutto bene, non fosse per il fatto che in tutti i comunicati stampa fatti da esponenti del Comune dopo l’evento si glorificava l’impegno dell’amministrazione (e ci sta) dimenticando clamorosamente di citare, anche fosse solo in rapido passaggio, il fatto che l’esibizione di Lopez era inserita in un contesto di festa associativa, all’interno del primo esperimento locale di aggregare diverse associazioni oltre le bandiere politiche e i singoli interessi. AssociaInsieme è più di un evento, più di un’aggregazione di associazioni, è stato un esperimento culturale rivoluzionario per Fiumicino – divisa atavicamente in fazioni -, e come tale andava valorizzato. Massimo Lopez ha trovato tutto apparecchiato: sedie, palco, impianto luci, service fonico. perché non spendere una parola anche per chi aveva preparato la location e “ospitava” la performance?

Non per una questione formale (la festa era comunque in un luogo pubblico e l’artista è stato pagato dal Comune, dunque l’associazione aveva comunque avuto un ritorno d’immagine che ripaga ampiamente lo sforzo fatto) ma quanto per un fatto culturale, di valorizzazione delle forze buone del territorio, dell’associazionismo. So che il Comune ha mille  modi per valorizzare le associazioni, lo fa ed è intenzionata a farlo. So anche – e l’abbiamo pubblicato – che il presidente del consiglio ha emesso ieri un comunicato proprio per ringraziare AssociaInsieme; ma so anche che quel comunicato è tardivo, arrivato quando in città di era diffusa la voce del malcontento.  

Allora il principio rimane: c’è da lavorare per migliorare il rapporto tra Comune e territorio. Qualcosa è stata fatta, e ne va dato atto; qualche sbaglio anche, è inevitabile e fisiologico. A patto di non irrigidirsi su posizioni pretestuose rifiutando di cogliere anche le critiche come momento di crescita collettiva.

L’economia balneare
Anche su questo secondo punto il Comune potrebbe raccogliere il grido d’allarme che è arrivato al Faro on line da parte di alcuni operatori balneari. La stagione estiva ormai inizia più tardi, e il mese di giugno spesso si “perde” con gli ultimi giorni di scuola. Luglio e Agosto sono i mesi importanti per le attività balneari, e con la stagione “lunga” anche settembre potrebbe essere un periodo buono per dare respiro all’economia locale. Perché dunque non posticipare l’inizio dell’anno scolastico – per gli istituti di competenza comunale, ovvio (che però sono quelli che per lo più accolgono i bambini) – al 20 settembre? E’ una richiesta che “giriamo” pubblicamente, ma non è e non vuole essere una critica. Piuttosto uno spunto su cui eventualmente lavorare per la prossima stagione, se mai ci fossero le possibilità tecnico legislative per organizzarsi in questo modo.

Angelo Perfetti