Caso assistenza scolastica, lavoratrici e gentiori sul piede di guerra

10 settembre 2013 | 01:19
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Caso assistenza scolastica, lavoratrici e gentiori sul piede di guerra

Pagamaneti arretrati e personale a rischio sciopero mettono in subbuglio diversi istituti di Ardea

Il Faro on line – Mercoledì riaprono le scuole. E’ tutto pronto… meno che nel “Regno rutulo Di Fiori”, dove la legalità resta sempre un optional e il disinteresse per i bambini disabili è ancora più evidente. Infatti, non ci saranno le assistenti di sostegno previste per legge e gli alunni non potranno usufruire dell’assistenza necessaria per restare a scuola. 
Mercoledì la situazione stando agli umori dei genitori, si presenterà incandescente, per i tanti problemi irrisolti della scuola. Le assistenti non prenderanno servizio avendo la cooperativa rifiutato di iniziare i lavori senza alcuna garanzia… lavoratrici che attendono gli stipendi da marzo a giugno scorso, per non parlare del contratto che è scaduto già dallo scorso anno. 
Altro problema quello della mensa: il costo per bambino è arrivato a cinque euro a pasto e a quattro euro per quelli che hanno l’esenzione. Ma poi, che dire del trasporto scuolabus dove forse la Regione dovrebbe “gettare” un occhio? E del fatto che i genitori sono costretti a pulire le aule? 
Una situazione che potrebbe degenerare in qualche manifestazione spontanea dove la gente per difendere i propri diritti e ancor più ancora quelli dei propri figli con handicap è disposta a ogni democratica forma di protesta. L’assessore Nicola Petricca ha rassicurato tutti dicendo che mercoledì ci saranno gli assistenti e che al mondo non c’è soltanto la cooperativa “Mano Amica” in quanto verrà fatta un’ordinanza per attivare un’altra associazione. Sarà vero? Ma ci domandiamo: in un momento di crisi quale cooperativa avrebbe tanti soldi da venire ad anticiparli ad Ardea dove i creditori sono tanti?
Intanto i lavoratori della cooperativa “Mano Amica” anch’essi sono sul piede di guerra. Oggi una assistente che non fa parte del personale della cooperativa uscente ha protocollato al sindaco, ai carabinieri della tenenza e al Prefetto di Roma un documento nel quale chiede che il personale venga controllato nei titoli e nelle qualifiche che gli possano permettere di operare con i bambini disabili. Una situazione quella di Ardea che sembra sempre più sfuggire di mano al sindaco, dirigenti e assessori e che finisce sempre più di interessare le forze di polizia locale.
Luigi Centore