Montino ad Adr: “L’arroganza non porta da nessuna parte”

13 settembre 2013 | 18:59
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Montino ad Adr: “L’arroganza non porta da nessuna parte”

Il sindaco di Fiumicino interviene su duty free e raddoppio aeroportuale. Poi la stoccata: “Voglio sperare che il Lo Presti-pensiero non sia quello dell’azionista”

Il Faro on line – Il sindaco di Fiumicino non ha preso bene le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Lo Presti, sui tre temi caldi del momento: ampliamento dell’aeroporto, voli low cost e comparto occupazionale. “Prima di entrare nello specifico – spiega Esterino Montino – diciamo subito che non mi è piaciuta l’arroganza con la quale si cerca di mettere come ineluttabile una scelta che tale non è, per di più cercando di addossare le responsabilità di un futuro mancato sviluppo sulle spalle di chi al contrario sta cercando un dialogo per ragionare non sul no pregiudiziale allo sviluppo ma sul sì a uno sviluppo ecocompatibile e socialmente accettabile. Farebbe bene Lo Presti a ragionare sulle responsabilità di chi ha portato l’aeroporto di Fiumicino allo stato in cui versa adesso, con potenzialità inespresse e un sistema occupazionale al collasso. Voglio augurarmi che il pensiero espresso dal dottor Lo Presrti sia il suo e non quello dell’azionista”.

Una battaglia per la dignità
Il sindaco di Fiumicino è un fiume in piena. La sua battaglia, diventata evidente a tutti nel periodo elettorale, in realtà è precedente, quando era in Consiglio regionale. Già all’epoca infatti parlava dell’aeroporto facendo grande attenzione al comparto occupazionale e alla tutela ambientale. Ed è proprio dall’occupazione che parte il suo ragionamento: “Capiamoci bene. In sede prefettizia è stato trovato un accordo per la ricollocazione del personale dei duty free. Non un incontro privato, ma una tavolo con il Prefetto di Roma. Eppure oggi Adr ci dice che non può fare nulla, che quelle poche decine di posti non possono essere tutelati, che la ricollocazione non è affar suo. Così non va: una grande azienda, peraltro concessionaria dello Stato Italiano, se vuole essere tale deve mantenere la giusta sensibilità e salvaguardare le persone. La forza lavoro non può essere derubricata in numeri. E anche l’esempio di Galleria Sordi non calza: qua parliamo di lavoratori duty free in un contrasto di apertura di nuovi duty free. Non ci venissero a dire che non ci sono i margini per trattare. Il punto è se si vuole fare oppure no. E il Comune di Fiumicino su questo è e rimarrà in prima linea.

L’apertura al dialogo
Sarebbe auspicabile però – prosegue Montino – un tavolo di concertazione con Adr e gli altri soggetti interessati, al fine proprio di evitare polemiche pubbliche e sterili contrapposizioni. Una strada che ritorniamo a chiedere con forza”.Ma l’aspetto occupazionale è solo uno degli argomenti trattati dall’amministratore delegato di Adr. C’è il discorso dell’allargamento previsto in due tranche, della crescita di traffico, dei low cost…“Lo Presti – dice ancora Montino – è arrivato relativamente da poco, e dunque non possiamo addossargli tutte le colpe di una situazione critica com’è quella attuale. Però potrebbe informarsi bene su ciò che è accaduto dagli Anni 70  cui lui fa riferimentoad oggi. E analizzare meglio ciò che è accaduto negli ultimi anni, quelli in cui proprio lui è stato scelto come Ad dell’aeroporto: il Da Vinci è diventato in poco tempo il regno del precariato, con lavoratori spesso sottopagati rispetto ai contratti.

Le responsabilità
La colpa non può essere sempre degli altri: di chi c’è stato prima, di chi non è d’accordo oggi. Troppo facile scaricare ogni intoppo, ogni disservizio, ogni discussione su qualcun altro. Bisogna invece accettare il confronto e, se è il caso, rimodulare i progetti, cosa che il Comune di Fiumicino vuole fare. E stia tranquillo: se qualcuno pensa che le istituzioni si possano spaventare per la minaccia di doversi assumere responsabilità sbaglia strada. Assumerci la responsabilità di ciò che diciamo è esattamente ciò che facciamo tutti i giorni”.Il messaggio è chiaro: sì al dialogo, no ai pacchetti precostituiti. Ci saranno anche i soldi (“che peraltro – sottolinea Montino – non sono dell’azienda ma dei cittadini italiani e dei cittadini del mondo che transitano nello scalo), ci saranno anche gli accordi bipartisan, ma di contro c’è un territorio che non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa. “L’esperienza dei voli su una sola pista durante tutta l’estate – chiosa Montino – con un carico di inquinamento acustico e ambientale insostenibile, è bastata. Da ora in poi la musica cambia”.

Angelo Perfetti