Quel rifiuto di cambiare il sistema dei rifiuti

16 settembre 2013 | 11:09
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Quel rifiuto di cambiare il sistema dei rifiuti

I cittadini (alcuni) hanno gravi responsabilità nella debacle generale. Ma è il Comune a dover gestire il settore, e i risultati non sono soddisfacenti

Il Faro on line – Mettiamola così. Voi pulite a fondo la cucina, e mentre state passando a un’altra camera qualcuno prende i fondi del caffè e li rovescia per terra su tutto il pavimento. Poi andate per rassettare i cassetti dei panni, e dentro trovate batterie scariche, barattoli di marmellata senza tappo e mezzo consumati, bottiglie aperte di olio che gocciola lungo tutto l’interno dei cassetti. Probabilmente imprecando, vi attrezzerete a ripulire tutto ciò che avete già pulito, magari pagando di tasca vostra una persona che vi aiuti. Ma il giorno dopo ancora caffè per terrà e marmellata nei cassetti. E se qualcuno si azzarda ad entrare in casa e fare la faccia schifata, comprenderete bene che ha ragione ma nel contempo vi offenderete, perché sapete bene che voi non siete così “sozzoni”.

A questo punto resta solo una cosa da fare: appostarsi per beccare chi è quell’infame che sporca in casa vostra dopo che voi avete pulito per far vivere decentemente voi stessi e i vostri figli. Ma non c’è bisogno di appostarsi… perché quel “bastardo” siete voi. Voi che sporcate, voi che pagate chi vi aiuta a pulire. Da manicomio, no?!

No, non è da manicomio. E’ ciò che a Fiumicino da anni si vive quotidianamente sulle strade della città, costantemente aggredite da idioti che non hanno la capacità di attrezzarsi per portare i rifiuti ingombranti dove devono essere portati; attenzione, non stiamo parlando della vecchietta che fa uno sbaglio, ma di forzuti uomini che si incollano scarti di materiale edile quanto intere cucine o salotti per poi abbandonarli accanto al primo cassonetto (anzi no, ci impiegano anche più tempo, all’ultimo cassonetto, quello meno visibile…) disponibile. Non tutti sanno che la raccolta differenziata a Parco Leonardo non funziona perché molta gente non la fa, o gettando di tutto nei contenitori sbagliati oppure aspettando il giorno dell’indifferenziata per rovesciare una settimana di rifiuti in un sol giorno. E non tutti sanno che la differenziata a Fiumicino è slittata ancora perché la gente non va a prendere i mastelli per farla, e dunque è impossibile iniziare.

Detto questo, il Comune non può lavarsene le mani o addossare tutta la responsabilità ai cittadini. Per diversi motivi. Primo perché i cittadini il servizio di raccolta dei rifiuti lo pagano, e anche profumatamente; anche troppo, per quelli che sono i risultati.
Secondo perché non l’ha ordinato il medico di candidarsi, né a Montino né alla sua squadra. Ed è a loro che spetta risolvere i problemi, visto che vengono pagati dalla collettività (e comunque hanno chiesto il voto per questo) proprio per migliorare la gestione  pubblica dove non va, non certo per bearsi di ciò che funziona.
Terzo perché anche la raccolta ordinaria non funziona come dovrebbe. Cassonetti stracolmi, strade curate e altre dimenticate (attenzione, su questo punto è allo studio un’ipotesi di dividere la raccolta in zone A – il centro – e zone dalla B alla Z – la periferia), imposizione di pulire davanti ai propri cancelli senza né un incentivo per chi lo fa né la certezza che pochi metri più in la, dov’è il Comune a dover pulire, si sia effettiamente organizzato per farlo.

Si dirà, qualcosa è stato fatto. Abbiamo appena fatto qualche migliaio di euro di multe agli sporcaccioni. Rispondo: vi basta?

Angelo Perfetti