Porto commerciale, attenzione alle infrastrutture

24 settembre 2013 | 15:50
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Porto commerciale, attenzione alle infrastrutture

Le preoccupazioni dellā€™Associazione Comune Obiettivo

Il Faro on line ā€“ ā€œMentre tutti festeggiano per la notte bianca o si dividono sulle cause del gayser, va avanti, lento ma inesorabile, il progetto del nuovo porto commerciale. Lā€™ultima notizia riguarda i tempi per lā€™avvio della gara dā€™appalto prevista per il mese di Ottobre, e lā€™inizio dei lavori di sondaggio del fondale marino. Per evitare equivoci diciamo subito che siamo in linea di principio favorevoli al porto commerciale, per le ricadute positive in termini di occupazione ed in termini di risorse per lā€™Amministrazione ma, al contempo, non possiamo non porci delle domandeā€.
Lā€™analisi ĆØ diĀ Ā Orazio Azzolini, presidente dellā€™Associazione Comune Obiettivo.

ā€œLa prima : dove faremo passare le centinaia di automezzi pesanti che serviranno per trasportare i materiali necessari alla realizzazione del porto? Ad oggi le uniche ā€œcandidateā€ ad ospitare questo poco gradevole via vai sono solo Via Torre Clementina e Via della Foce Micina , con le evidenti ricadute negative sia in termini di sicurezza stradale che di traffico(ricordiamoci di quanto accaduto su Via Trincea delle Frasche in occasione della realizzazione del porto della Concordia). ƈ evidente che non puĆ² essere questa la soluzione e, per questo, da un lato informeremo i Cittadini di Fiumicino Paese del ā€œrischioā€ che stanno correndo e, dallā€™altro incontreremo il Sindaco, lā€™Assessore e la Commissione competente per chiedere con forza che prima dellā€™inizio del lavori venga realizzata una nuova strada di accesso al futuro porto, dove far transitare i mezzi pesanti.

La seconda domanda che ci poniamo ĆØ: una volta realizzato, dove faremo passare gli autobus con i passeggeri delle navi da crociera o i mezzi con le merci scaricate dalle navi ro-ro? Leggiamo sui giornali che allā€™incirca dove oggi sorge la rotatoria di Coccia di morto, dovrebbe essere realizzato una sorta di nodo di scambio tra i mezzi da e per il porto e lā€™ormai famigerato ā€œCorridoio C5ā€. Premesso che, visto lo stato in cui versa quello che dovrebbe essere il cantiere del ā€œCorridoioā€, se i lavori finiranno entro la fine del secolo sarebbe giĆ  un grosso successo, come riusciremo ad aggiungere altri treni in una linea giĆ  al limite della saturazione? Visto che lā€™idea originaria del porto ha le sue radici addirittura in epoca risorgimentale, non possiamo non pensare che in questi 150 anni qualcuno di piĆ¹ importante di noi si sia posto le stesse domande ed abbia pensato alle risposte.

Purtroppo ā€“ prosegue Azzolini ā€“ lo Statuto comunale non consente ai Cittadini di presentare al Consiglio Comunale proposte di deliberazione, auspichiamo quindi che almeno un Consigliere faccia propria la nostra istanza e la sottoponga nel modo giusto al voto del Consiglio. Dopo aver scavalcato il Consiglio di Sicurezza dellā€™ONU e dichiarato il no alla guerra in Siria ed alle bombe atomiche, speriamo che il Consiglio Comunale dichiari anche il no al transito dei mezzi pesanti nel centro cittadino. Per quanto ci riguarda, cercheremo di porgere queste domande agli attuali amministratori tenendo, al contempo, informati i Cittadiniā€.