Sequestro ferrocromo nel Porto di Civitavecchia. Prioritario coniugare lavoro, ambiente e salute

24 settembre 2013 | 15:05
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Sequestro ferrocromo nel Porto di Civitavecchia. Prioritario coniugare lavoro, ambiente e salute

La posizione di Cesare Caiazza, segretario CdLT Cgil

Il Faro on line ā€“ ā€œMentre mi accingo a diffondere il presente comunicato, ancora non ho elementi certi per quantificare esattamente Ā le ricadute e gli effetti sul lavoro, la filiera produttiva e lā€™occupazione derivanti dal sequestro di ferrocromo sulla banchina 23 del porto di Civitavecchia, eseguito dai carabinieri dei NOE.Ā Certamente, ancora una volta emerge, in tutta la sua drammaticitĆ , lā€™esigenza di definire e sostenere, nel nostro territorio, una strategia capace di coniugare e non di contrapporre i diritti ā€“ fondamentali e costituzionali ā€“ al lavoro, alla salute allā€™ambienteā€. Ā Lo afferma il segretario generale CdLT CGIL ā€œRoma Nord Civitavecchiaā€ Cesare Caiazza.Ā 

Che prosegue: ā€œUna strategia da sostenere con azioni concrete, in tutti gli ambiti lavorativi, attraverso il rispetto delle leggi, delle norme, la tutela dellā€™ambiente, la salvaguardia e lo sviluppo dellā€™occupazione.Il fatto che, per rimuovere una condizione nociva per la salute dei lavoratori e per lā€™ambiente, siano dovuti intervenire giudici e carabinieri, deve indurre tutti i soggetti interessati ad una severa autocritica. Qualcosa sicuramente non ha funzionato nellā€™applicazione di norme e disposizioni che pure ā€“ sotto lā€™egida dellā€™AutoritĆ  Portuale ā€“ insistono in tutte le lavorazioni nellā€™area del porto.

Al di lĆ  delle responsabilitĆ  civili e penali, che verranno eventualmente appurate dalla magistratura, occorre una ā€œverifica tempestivaā€ di cosa ĆØ accaduto e perchĆ©.Ā Anche perchĆ©, nel momento in cui Civitavecchia si candida come Porto piĆ¹ adatto per lo smantellamento della Concordia e per altre grandi opere e commesse, il tema della sicurezza e della stessa immagine sono tuttā€™altro che secondari.

Bisogna, poi, mettere in campo tutte le iniziative necessarie per evitare che quanto avvenuto determini ricadute drammatiche sullā€™occupazione.Al tempo stesso, in un territorio, segnato da una progressiva ed impressionante riduzione dei livelli occupazionali, martoriato da svariati fattori di inquinamento e rischi per la salute di lavoratori e cittadini, non cā€™ĆØ piĆ¹ tempo di aspettare e tergiversare sullā€™urgente necessitĆ  di definire un progetto di rilancio economico e di sviluppo capace, davvero, di coniugare il lavoro con la difesa dellā€™ambiente e della salute.

Per queste ragioni chiediamo una convocazione urgente del ā€œTavolo Territoriale per il lavoro, lo sviluppo, lā€™ambiente e la saluteā€ nel quale rilanciare un serrato confronto ā€“ tra istituzioni locali, forze sociali, grandi attori economici ā€“ finalizzato a costruire le basi per incrementare lā€™occupazione, migliorando le condizioni ambientali.Per sostenere queste rivendicazioni, connesse allā€™applicazione di dettati costituzionali quali il diritto al lavoro e alla salute, chiederemo ā€“ nei prossimi giorni ā€“ alle altre organizzazioni sindacali di condividere iniziative di mobilitazioneā€.