Tpl: la Regione rinnova l’accordo per pagare 70 mln alle aziende

26 settembre 2013 | 18:42
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Tpl: la Regione rinnova l’accordo per pagare 70 mln alle aziende

Sartore: “Il rinnovo di questo accordo  garantisce la necessaria liquidità alle imprese per lo svolgimento di un servizio fondamentale per i cittadini”

Il Faro on line – Ammonta a circa 70 milioni di euro il totale dei fondi che la Regione Lazio erogherà per il Tpl regionale. E’ questo il frutto del rinnovato accordo per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle aziende di trasporto pubblico locale nei confronti dei Comuni di tutto il territorio, esclusa la Capitale, per il 2013. La Regione si impegna a pagare nei prossimi giorni le somme relative ai primi due mesi del 2013, pari a circa 12 milioni di euro, mentre è previsto per il 28 febbraio 2014 il pagamento dei restanti fondi stanziati per il 2013. Per le aziende in difficoltà e impossibilitate ad aspettare lo sblocco dell’intera cifra, l’accordo prevede la possibilità di attivare la procedura di cessione del credito certificato dai Comuni a Sace factoring, società partecipata dal Ministero dell’Economia e Finanze, che provvederà in tempi brevissimi a erogare le somme a tassi agevolati.

“Il rinnovo di questo accordo, con cui la Regione Lazio sblocca tutti i fondi del trasporto pubblico locale, è un fatto importante perché garantisce la necessaria liquidità alle imprese per lo svolgimento di un servizio fondamentale per i cittadini, oltre ad offrire certezze per i lavoratori e per gli utenti dei servizi di trasporto”. Lo dichiara l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore. “Rispetto al 2012 – conclude l’assessore – l’accordo siglato dalla giunta Zingaretti consente una riduzione della commissione bancaria dallo 0,65% allo 0,50% a vantaggio delle imprese per le quali la Regione Lazio offre le necessarie garanzie in caso di cessione del credito certificato alla società Sace. Un atto significativo per un settore strategico per il territorio che troppo spesso paga notevoli disservizi a causa della mancanza di fondi”.