Tutti i numeri del salvataggio Alitalia

18 ottobre 2013 | 23:28
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Tutti i numeri del salvataggio Alitalia

In cassa già entrati 130 milioni; Unione europea in pressing

Il Faro on line – Soldi freschi nelle casse di Alitalia: soci e banche hanno infatti sborsato complessivamente 130 milioni, che serviranno in parte anche a far fronte ai pagamenti piu’ urgenti della compagnia. Bruxelles intanto va in pressing sull’Italia per ricevere gli attesi chiarimenti sull’ingresso di Poste Italiane. Ad una settimana dall’annuncio dell’operazione, su cui pendono le accuse di ‘aiuto di Stato’ del concorrente British Airways, infatti, da Roma non e’ ancora partita la notifica attesa in questi casi. Ma il ministro dei trasporti Maurizio Lupi rassicura: il Governo sta lavorando e chiarira’ senza doversi giustificare.     

”Presenteremo tutta la documentazione richiesta per permettere di verificare che non e’ un aiuto di Stato ma un grande progetto industriale”, ha detto Lupi a proposito delle richieste ribadite oggi da Bruxelles. La Commissione Ue ha”chiesto informazioni all’Italia sulle misure” prese per Alitalia ed e’ ”in contatto con le autorita”’, ha spiegato il portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia, dopo che gia’ nei giorni scorsi la Commissione aveva spiegato di non poter escludere che si tratti di aiuto di stato. La normativa europea, ha spiegato il vice presidente della Commissione Antonio Tajani, ”non discrimina le societa’ controllate dallo Stato, si deve pero’ dimostrare che l’investimento avviene secondo una logica di mercato”.    

Intanto oggi, nell’ambito dell’aumento di capitale da 300 milioni, sono stati versati complessivamente 65 milioni dai soci: Intesa Sanpaolo e Atlantia, azionisti con l’8,9% hanno messo entrambi circa 26 milioni, mentre Immsi, che possiede il7,1%, ha versato circa 13 milioni. Ulteriori 65 milioni sono stati sborsati da Intesa e Unicredit, come parte della loro garanzia di 100 milioni. Inoltre da Poste Italiane e’ arrivata l’attesa lettera di garanzia subordinata all’approvazione dei propri organi deliberanti, per 75 milioni a copertura dell’eventuale inoptato.   

L’operazione con Poste, pero’, continua a destare perplessita’. Per Carlo De Benedetti e’ un esempio dei casi di ”scambio di interesse con la politica che guarda solo al consenso immediato, e di imprese e banche che guardano solo al tornaconto immediatoe personale”. E’ critica anche la leader della Cgil SusannaCamusso, secondo la quale ”Alitalia salvata cosi’ e’ una pezza dell’ultimo minuto”: la cosa peggiore ”sarebbe stata la liquidazione. Ma era meglio avere un piano industriale qualchetempo fa senza aspettare la tragedia”. Promuove invece il Governo l’ex ministro Corrado Passera, che da a.d. di Intesa San Paolo fu il ‘regista’ del salvataggio da parte dei ‘capitanicoraggiosi’ nel 2008: ”Non e’ mai una buona notizia doverintervenire con risorse pubbliche in situazioni di crisi, ma e’poco saggio non tener conto del costo pubblico del non intervenire”, sostiene Passera, spiegando che ”senza i patrioti lo Stato avrebbe speso molto di piu”’.    

Cresce intanto la preoccupazione dei sindacati di categoria che, pur apprezzando ”gli sforzi fatti a tutti i livelli per salvare Alitalia”, avvertono che se non segue un ”rilancio strutturale di tutto il settore del trasporto aereo in Italia, sara’ stato tutto inutile”: e per sottolineare la gravita’ della situazione annunciano di essere pronti alla mobilitazione nazionale del settore. (fonte: Ansa)