Ok al piano globale per la risoluzione del problema arsenico nel territorio comunale di Montalto

19 ottobre 2013 | 18:00
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Ok al piano globale per la risoluzione del problema arsenico nel territorio comunale di Montalto

l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Carmignani: “In questo modo ci premuniamo nel caso in cui il problema arsenico dovesse riguardare anche il nostro territorio” 

Il Faro on line – “L’Intervento che abbiamo realizzato rientra in un più ampio progetto denominato Piano globale per la risoluzione del problema arsenico nel territorio comunale di Montalto di Castro, interamente finanziato dalla Regione Lazio, con il quale ci prefiggiamo di premunirci nel caso in cui il problema arsenico dovesse riguardare anche il nostro territorio negli anni futuri, e al tempo stesso  cerchiamo di razionalizzare il nostro sistema di approvvigionamento e distribuzione idrica al fine di renderlo maggiormente efficiente e, non ultimo, scongiurare la carenza idrica che ormai per troppi anni ha afflitto alcune località del nostro comune”. Lo afferma l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Carmignani. “E’ importante – spiega – inoltre ricordare che è già previsto nel progetto la realizzazione di un impianto di trattamento dell’acqua proveniente da questo pozzo al fine di renderla potabile e così eliminare qualsiasi disagio per la popolazione.  In particolare – continua – l’otto giugno scorso sono state eseguite le analisi delle acquee del pozzo appena realizzato, e dai risultati ricevuti dall’ente preposto, il giorno 26 dello stesso mese abbiamo emesso un’ordinanza di non potabilità. Nel totale rispetto della legge abbiamo dato l’opportuna pubblicità a tale provvedimento tramite i mezzi imposti dalla legge stessa, ma non contenti abbiamo anche provveduto ad una campagna informativa nella zona interessata. E’ importante chiarire che la non potabilità dell’acqua ha riguardato solo una piccola parte dell’acquedotto comunale e non tutta la popolazione di Pescia Romana (come invece qualcuno vorrebbe dolosamente far credere), e quindi tale campagna informativa ha, ovviamente, riguardato solo tale zona. Per quanto riguarda il suo funzionamento, il pozzo di Cacciata Grande è stato usato da fine luglio a dopo Ferragosto, ed ha erogato acqua dalle 3 alle 5 ore al giorno. Subito dopo il 15 di agosto, al risolversi della carenza idrica che vi era stata fino a quel momento,  il pozzo è stato spento e si è tornati ad approvvigionare la zona di Cacciata Grande interamente con l’acqua proveniente dall’Acquedotto del Fiora. Relativamente alla questione economica, onde dissipare qualsiasi  tentativo di strumentalizzazione, è importante chiarire che la somma spesa per la realizzazione di quest’opera comprende le spese progettuali, l’escavazione del pozzo, l’acquisto della pompa e delle attrezzature necessarie al suo funzionamento, la realizzazione di una condotta idrica che collegasse il pozzo all’acquedotto già esistente, l’esecuzione di tutti i controlli e le analisi necessarie a garantire la salute pubblica. In ultima analisi ritengo che il progetto all’interno del quale questo pozzo è inserito, sia un’opera pubblica di grande pregio ed utilità per tutta la popolazione montaltese perché ci metterà al riparo dai rischi derivanti dalla eccessiva presenza di arsenico all’interno delle nostre acque e ci permetterà di usare meglio e più economicamente le risorse idriche comunali, producendo i suoi effetti positivi per molti anni a venire. Non da ultimo è stato interamente finanziato dalla regione e quindi non peserà sulle già disastrate casse comunali. Infine – conclude l’assessore –  mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i dipendenti del servizio lavori pubblici grazie ai quali in breve tempo, dopo il nostro insediamento, abbiamo potuto elaborare questo progetto e realizzarne già alcune importanti parti”.