Violenza di genere: in audizione sindacati, consigliere di parità e Solidea

24 ottobre 2013 | 18:21
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Violenza di genere: in audizione sindacati, consigliere di parità e Solidea

Bonafoni: “Lavoreremo per arrivare ad una legge che sia frutto anche delle sollecitazioni che provengono dall’esterno, in una dinamica partecipata”

Il Faro on line – Prosegue, nella commissione V presieduta da Eugenio Patané (Pd), il ciclo di audizioni sulle proposte di legge in materia di violenza di genere. La prima (a firma del consigliere Simone Lupi del Pd ed altri) scelta dalla commissione come testo base e la seconda, di iniziativa della Giunta, specificatamente incentrata sulla costituzione di un Osservatorio regionale. Questa mattina la commissione ha incontrato i sindacati, le consigliere di parità e l’istituzione Solidea. Le organizzazioni sindacali Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio e Uil Roma e Lazio hanno consegnato ai componenti della commissione un documento congiunto in cui esprimono “disagio per l’iter seguito fino ad ora per la formulazione e la presentazione” delle proposte di legge, “pur apprezzandone gli obiettivi di contrasto alla violenza di genere perseguiti attraverso la creazione di una Rete e di un Osservatorio regionali”. Sottolineando, in particolare, come “la delicatezza e la complessità dell’argomento trattato” richiedano un approfondito “coinvolgimento preventivo di tutti i soggetti che da anni operano sul territorio per il contrasto alla violenza”, i sindacati hanno lamentato di non aver avuto il “tempo necessario per costruire un nostro contributo per integrare e/o completare” i testi e hanno pertanto chiesto l’avvio del “necessario percorso di confronto”, rinviando l’audizione al termine del percorso stesso.

“Abbiamo avviato la discussione su queste proposte di legge nella piena consapevolezza che si tratta di un tema delicato – ha chiarito il presidente Patanè – proprio per questo la nostra intenzione è stata da subito quella di seguire un iter concertativo e aperto al contributo di tutti”. Il Dottor Sabatini dell’assessorato regionale alle Pari opportunità ha, poi, precisato che il testo della Giunta si limita all’istituzione dell’Osservatorio, quale “organismo di cui i sindacati sono stati considerati sin dall’origine una parte essenziale” ed ha voluto assicurare la massima disponibilità a verificare qualunque tipo di suggerimento, che proprio in questa fase può essere manifestato. Patané ha poi aggiunto che le proposte e le sollecitazioni raccolte attraverso le audizioni saranno oggetto di discussione e di proposte migliorative: “Siamo consapevoli dell’importanza della materia e crediamo che il testo finale debba essere il risultato dei contributi che ci arriveranno da parte di tutti i soggetti interessati”. Anche la consigliera Marta Bonafoni (Per il Lazio) ha sottolineato la novità dell’approccio che si intende seguire: “Queste audizioni sono l’occasione per adottare un metodo di lavoro condiviso. Lavoreremo per arrivare ad una legge che sia frutto anche delle sollecitazioni che provengono dall’esterno, in una dinamica partecipata”.

Sulla stessa linea anche il consigliere Piero Petrassi (Centro Democratico): “Abbiamo immediatamente riconosciuto la grande importanza dell’argomento e la necessità che l’iter di elaborazione della legge fosse aperto e integrato, per poter portare in Aula un testo condiviso, che produca effetti concreti e abbia ricadute reali.” Anche la consigliera Rosa Giancola (Per il Lazio) ha voluto mettere in evidenza il ruolo delle audizioni quali “strumento di consultazione preventiva e coinvolgimento, che può portare all’adozione di buone e meditate leggi” e la consigliera Gaia Pernarella (M5S) ha sottolineato la straordinarietà del metodo di lavoro adottato: “La nostra attenzione è massima e cercheremo di cogliere tutte le sollecitazioni che provengono dalla società”. L’invito a partecipare senza preconcetti e pregiudizi al percorso di lavoro è arrivato anche dalla consigliera Daniela Bianchi (Per il Lazio): “Stiamo mettendo mano a questo testo con l’obiettivo di farlo nel modo più ampio possibile”. L’esame delle proposte di legge da parte della consigliera di parità della Regione e delle consigliere di parità delle provincia di Roma (presente attraverso una collaboratrice) e della provincia di Viterbo, si è invece concentrato sull’aspetto specifico di cui gli organismi si occupano: quello delle molestie sul luogo di lavoro, sottolineando la necessità di un intervento normativo che affronti anche questo argomento.

Esprimendo apprezzamento complessivamente per l’iniziativa legislativa, poi, le consigliere hanno chiesto che la consultazione si estenda anche ai centri antiviolenza, che si ripensi la composizione dell’Osservatorio (in un senso più ampio), che si stanzino risorse adeguate e che si presti ad una maggiore attenzione alla tutela delle donne vittime di violenza. Criticità rispetto all’impostazione dell’Osservatorio sono state espresse anche dalla presidente dell’istituzione Solidea, che ha inoltre sottolineato come la creazione di una “rete” presupponga necessariamente la formazione di tutti gli operatori, un’adeguata attività di prevenzione e una politica “integrata”. In questo senso, è stato suggerita la creazione di una “task force” operativa e l’istituzione di una commissione speciale che si rapporti con la realtà delle associazioni e delle istituzioni locali. Si è infine evidenziata la necessità che la legge prenda in esame anche l’aspetto dei minori che assistono agli episodi di violenza in famiglia e che si introduca la possibilità di costituire “case della semi-autonomia”. Il presidente Patanè, come anche i consiglieri Bonafoni, Pernarella e Petrassi, hanno assicurato che tutti i suggerimenti proposti saranno oggetto di approfondita valutazione da parte della commissione.