Chiude la Collettiva di San Felice Circeo

2 novembre 2013 | 18:00
Share0
Chiude la Collettiva di San Felice Circeo

L’happening ha proposto le opere di 20 artisti

Il Faro on line – La collettiva d’arte contemporanea inaugurata il 21 settembre a San Felice Circeo volge alla fine. Domai la mostra aperta per sette settimane dal giovedì alla domenica, chiuderà. L’happening ha proposto le opere di 20 artisti che hanno spaziato dalla pittura alla scultura, dal design alla ceramica d’arte, dalla fotografia alle installazioni e dal disegno alla video poesia. la sala Proloco ospita le opere di Tommaso Andreocci, Filippo Trojano e Bianca Madeccia. Tommaso ha esposto dei polatrasfert iperrealisti di nature morte che sottolineano il rapporto della mostra col mare, così ha fatto anche Filippo con due grandi fotografie in bianco e nero delle isole pontine ed infine Bianca con un’opera di video-poesia e diverse tele che svelano il legame speciale tra donna e natura.Dalla piazza si accede alla terrazza sul cinema del piccolo centro storico, che ha ospitato un’installazione di Alberto Timossi, due grandi tubi rossi che convergevano l’uno nell’altro attraverso una fusione dei loro estremi, un flusso forse-interrotto da due morbide strozzature.Salendo verso la Torre dei Templari un lungo corridoio d’ingresso propone , prima sporadicamente le immagini di Piero Sanna, trame naturali che si trasformano in pattern grafici su grandi pannelli fotografici orizzontali e verticali che si stagliano poi più diffusamente sulle pareti fino all’irta rampa di scale; le tracce della natura contemporanea di Piero si fondono con effetti ed intrecci di luce talvolta colorati talvolta appena percettibili. All’ingresso della torre un grande fiore in origami di carta illuminato che sottende ad una lampada staglia sulla parete le pieghe di carta incise a mano da Onelia Greco nella piccola stanza che accoglie il visitatore e lo prepara all’incontro con Argo, prima, il piccolo cane di Ulisse creato/intagliato da Andrea Tudini e posto su una pila di giornali consunti dal tempo, poi, ancora un cane sentinella che precede le scale e l’accesso alla terrazza della Torre; poco prima di salire Piero ha concentrato il suo intreccio d’immagini in una stanza altissima che fa incontrare la visione al soffitto ed una grande scala di ferro ne spiega il connubio.La rampa di scale rivela pareti un tempo affrescate e ci fa scorgere un mezzo piano nel quale infilarsi con cautela per incontrare gli Human fishes di Simonetta Massironi: una flotta/branco di oggetti scultorei in raku smaltato anelano ad un paesaggio marino fatto di fusioni e colori tenui che variano dolcemente dal bianco al nero intenso. Alla fine della scala, la grande Sala dei Templari ospita le opere pittoriche di Nadia Medda calde e concettuali, tre tele azzurre e importantissime dedicate al viaggio ed ai percorsi impervi di chi fa Arte da una vita come Achille Pace, due grandi quadri a olio ed una serigrafia (courtesy di Marcella Cossu) di Lorenzo Indrimi – al quale è dedicata questa mostra – e ancora Andrea Tudini nonché la provocatoria installazione-mobile di Antoanetta Marinov sede di uno scambio auspicato degli oggetti della nostra esperienza di vita e infine la lampada che propone una riproduzione in trasparenza del  cranio di una tigre ormai in estinzione diMaurizio Galante, Tal Lancman e Frederic Zeltner. Di fronte a questa sala la terrazza panoramica ospita sotto il cielo le sculture in lamiera battuta di Alessio Marchegiani e al coperto i grandi pannelli fotografici che anelano alla Maga Circe diMarianna Carolina Sale. Anche il panorama è mozzafiato sul Golfo, mitico, di Gaeta.Dalla Torre ci spostiamo al parco di Vigna La Corte dove siamo accolti subito dalle sculture meccaniche dell’eclettico Giovanni Bianchi che piano piano si addolciscono tra vetri colorati ed esili vessilli nella saletta espositiva fino al gigantesco quadro-scultura dedicato ai migranti in compagnia dei lavori pittorici e scultorei più minimal e vicini stilisticamente alla land Art di Aldamaria Gnaccarini. Sul manto erboso …in fundo, è adagiata la “sepoltura grande” di Pino Genovese che dalle spiagge di Lavinium campeggia su quelle di un Circeo inteso come meta raggiunta, traguardo artistico contemporaneo!Chiude l’evento – a sorpresa – la performance reading dell’attrice Lina Bernardi che interpreta la Maga Circe leggendo la citata composizione Omerica domenica 3 novembre alle 17,30 alla Torre dei Templari.
L’evento è realizzato con il sostegno della BLU by Icar concessionaria Peugeot, Flori Gioielli, Cioeta Assicurazioni, Villa Sanna, e la collaborazione della Raccolta Manzù di Ardea e del Conservatorio “O. Respighi” di Latina.