Un protocollo d’intesa per valorizzare i beni della Regione

18 novembre 2013 | 19:27
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Un protocollo d’intesa per valorizzare i beni della Regione

1.559 fabbricati e 12.973 terreni di proprieta’: un patrimonio imponente e spesso costosamente improduttivo

Il Faro on line – Un patrimonio molto vasto e variegato quello di cui dispone la Regione, composto da 1.559 fabbricati e 12.973 terreni di proprieta’ di diversa tipologia: da abitativo a terziario e a fabbricati industriali, dislocati su tutto il territorio laziale con prevalenza a Roma dove sono collocati 430 immobili, circa il 30% del totale. Un patrimonio imponente e spesso costosamente improduttivo che la Regione Lazio ha deciso di mettere a reddito. Per questo in mattinata è stato firmato il  protocollo d’intesa dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti e dal direttore dell’Agenzia del Demanio, Stefano Scalera, per valorizzare  e sviluppare il  patrimonio immobiliare presente nel territorio da parte della Regione. 

L’accordo, che ha durata biennale, prevede che l’Agenzia del demanio promuova le attivita’ necessarie alle verifiche di prefattibilita’ giuridico-amministrative, tecnico-operative e di contesto istituzionale per l’individuazione degli strumenti di attuazione piu’ efficaci per favorire politiche di sviluppo territoriale e di crescita economica locale riducendo la spesa per locazioni passive delle parti. Nello specifico l’accordo sancisce la collaborazione fra le parti per individuare, analizzare e segmentare il portafoglio immobiliare di proprieta’ della Regione, dello Stato e di eventuali altri enti pubblici, al fine di predisporre uno studio di prefattibilita’ che consenta di individuare azioni da intraprendere.

Innanzitutto un Piano regionale di Dismissione degli immobili della Regione, mirato alla massimizzazione delle vendite entro la durata biennale dell’accordo, da realizzare tramite strumenti diretti ad evidenza pubblica, procedure informatizzate o veicoli finanziari. Riguardo alla dismissione degli immobili, ha sottolineato il governatore “il patrimonio serve proprio a questo: uscire dall’approccio sciatto nella gestione di questo patrimonio. Ora entreremo nel merito, si faranno i clusters sulla tipologia del patrimonio per poi scegliere cosa alienare, cosa valorizzare e cosa riutilizzare salvando il bene pubblico e il bene comune perche’ questo patrimonio e’ di tutti i cittadini della Regione ed era un crimine lasciarlo nelle condizioni in cui l’abbiamo trovato”. “Una delle particolarita’ della Regione e’ che nel corso del tempo molte societa’ sono andate in locazione verso privati malgrado la Regione avesse dei patrimoni pubblici e di proprieta’ vuoti. Questo e’ intollerabile – ha concluso – Noi in tempi brevi vogliamo cancellare questa follia”.
Marco Staffiero