“Un progetto d’integrazione per i senza dimora”

23 novembre 2013 | 00:50
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“Un progetto d’integrazione per i senza dimora”

La presentazione presso la parrocchia di Santa Monica

Il Faro on line – Una partecipazione numerosa dei cittadini da parte ha contraddistinto l’incontro sul tema dell’integrazione dei senza dimora nel X Municipio  promosso dalla Caritas che si è tenuto presso il Salone di Santa Monica.
Un evento importante anche alla luce delle voci che erano circolate nelle ultime settimane in relazione alla possibile presenza di un campo rom all’Infernetto e che sono state smentite dal presidente del X Municipio Tassone.
I rappresentanti della Caritas e delle varie associazioni che hanno ideato questa iniziativa hanno presentato il progetto di autocostruzione di piccoli nuclei abitativi da parte delle persone che non hanno una casa. Un primo passo, nelle intenzioni degli architetti del piano, nel percorso di inclusione sociale di soggetti in condizioni sociali precarie.
Nel corso dell’incontro sono stati riferiti anche alcuni dati sui senza dimora che vivono nella capitale: sono circa 10.000 le persone che a Roma non hanno un alloggio e si rivolgono ai centri di accoglienza per trovare rifugio oppure dormono dentro un’automobile, mentre circa il 13% della popolazione viva con un reddito entro i 500 euro al mese. Una situazione che determina una situazione di indigenza e un problema nel fare fronte alle spese per pagare un mutuo o un affitto.
Alla presentazione del progetto era presente anche Franca Vannini, presidente della Comunità Foce del Tevere, che ha ricordato la non facile situazione in cui vivono gli abitanti dell’Idroscalo, anche a causa del progetto waterfront.
 Alcune polemiche sono sorte in seguito all’intervento di una signora che chiedeva il rispetto delle regole da parte della comunità che vive nella pineta delle Acque Rosse  I rom dimorano in quella zona sono intervenuti dichiarando che rovistano nei cassonetti della spazzatura e rivendono la merce trovata nei mercatini a via Oletta e in via delle Sirene  semplicemente per guadagnare qualcosa e per evitare di compiere azioni di microcriminalità come i furti.
L’assessore ai lavori pubblici Antonio Caliendo, intervenuto  sulla questione, ha detto che già nella scorsa legislatura l’amministrazione stava studiando una soluzione al problema del mercatino, e si stava pensando a un’area apposita da assegnare ai rom.  La situazione però é complessa perché ci sono delle regole sulla qualità dei prodotti da rispettare, che non sono compatibili con la merce venduta dai rom, e la legge proibisce di prelevare la merce deposita nei cassonetti.
L’assessore ai Servizi Sociale Emanuela Droghei ha elogiato l’iniziativa e ha  ricordato invece come il territorio del X Municipio sia una comunità e di come ai bisogni della popolazione bisogna dare delle risposte concertate , anche se poi sono complesse.
Marco Orlando