Da Vinci: Cub e lavoratori contro le “mattanze” nel settore del trasporto aereo

25 novembre 2013 | 04:00
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Da Vinci: Cub e lavoratori contro le “mattanze” nel settore del trasporto aereo

Amoroso: “Adr continua a crescere, gli operai del settore a diminuirei”. Nel frattempo, le realtà associative sul territorio di Fiumicino si muovono per la difesa dei diritti di lavoratori e cittadini
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Il Faro on line – Migliaia di licenziamenti, esuberi, tagli ai salari; continui ricorsi agli ammortizzatori sociali per le ristrutturazioni aziendali e totale assenza di coinvolgimento delle parti sociali per il rilancio del settore aeroportuale; istituzioni che non rispondono ai reclami di operai ed ex operai e una crescita aeroportuale che non sembra fermarsi del tutto ma anzi, nel caso di Adr, ha visto soprattutto nella scorsa estate picchi di crescita. Questa la situazione alla base della manifestazione che venerdì 22 novembre, in concomitanza dello sciopero nazionale indetto inizialmente da tutti i sindacati italiani e poi riconfermato esclusivamente dalla Confederazione Unitaria di Base (CUB), si è svolta presso gli arrivi T2 T3 della struttura di Fiumicino.

Da quanto affermano operai e sindacalisti, effettuare una panoramica esatta della situazione è pressoché impossibile: i vertici non informano le parti coinvolte e ciò su cui ci si basa per generare previsioni sono “voci di corridoio” che però, a lungo andare, si sono rese stabili, veritiere e comunque drammatiche.“Secondo ‘indiscrezioni’ ormai fondate – ha spiegato Antonio Amoroso della segreteria nazionale Cub Trasporti – la situazione generale è particolarmente critica: Alitalia annuncia circa 2500 esuberi che si suddividono tra lavoratori a tempo indeterminato e precari, e a questi si aggiungono ulteriori 1500 ricorsi alla cassa integrazione: 950 a zero ore e circa 600 con solidarietà, strumento per mezzo del quale si tenta di attutire la costante caduta di personale. La Groundcare S.P.A., società di handling che occupa 1000 lavoratori, è invece in trattativa con un’altra società, GH, che nel caso in cui entrerà in Adr sarà disposta ad occupare solo 400 unità del totale. A questa si aggiungono la società di manutenzione dei vettori “Alitalia Maintenance System” in situazione di concordato preventivo e dunque prefallimentare, e tutta quella miriade di società di indotto come pulizie e mense che hanno aperto la cassa integrazione e che vedranno un ammontare di tagli occupazionali che si aggira attorno al 30/35%”.

A fronte di questi tagli però, anziché una presumibile decrescita complessiva che comporterebbe necessari tagli e ridimensionamenti,  si inquadrano elementi interessanti sia dal punto di vista del traffico aereo che di conseguenti investimenti: l’aeroporto di Fiumicino fa parte dei “Super Big” d’Italia nel settore del trasporto aereo assieme a Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Torino e Venezia; si è beccato un primo posto nella classifica 2013 degli aeroporti d’Italia divulgata da Assoaeroporti con dati traffico che toccano oltre 31 milioni di passeggeri nel lasso di tempo tra gennaio e ottobre, e ha annunciato, nei mesi di luglio e agosto, una crescita del traffico internazionale dello 0,8% rispetto all’anno scorso. Di fronte a ciò è inoltre ormai noto l’investimento per l’aggiunta della quarta pista che, in vista delle suddette crescite, vedrà una spesa pari a circa 17 miliardi di euro tra privati (12 miliardi) e pubblici, che si occuperanno della costruzione di una nuova rete viaria (per circa 5 miliardi).

“La crisi nel trasporto aereo non è mai esistita – Ha spiegato in merito Amoroso – rispetto agli anni precedenti vi è sicuramente una diminuzione dei tassi di crescita, che tuttavia non significa decrescita ma stagnamento della situazione. L’investimento per il raddoppio dell’aeroporto è operazione in vista di un raddoppio del traffico dei passeggeri nei prossimi anni: un afflusso in continua espansione e un settore lavorativo in continua riduzione”.

Al corteo non si è probabilmente raggiunto il centinaio di partecipanti, “Il problema principale è la paura – afferma un ventiseienne cassintegrato – Gli occupati fanno ‘orecchie da mercante’, fingono di non sentire e non realizzano che probabilmente accadrà anche a loro”. Poi la negligenza dei sindacati: in seguito al tavolo di confronto tenutosi giovedì 21 novembre presso il  Ministero dei trasporti,  infatti, Cgil Cisl Uil Ugl e Usb hanno deciso di revocare lo sciopero del giorno successivo ed unico a mantenere posizione è stato Cub Alitalia: “Presso il Tavolo convocato dal Ministero – Ha affermato Daniele Cofani, operaio e rappresentante Cub – L’unica cosa che è stata confermata dal Governo è  il fondo speciale per il trasporto aereo, che serve a garantire l’erogazione degli ammortizzatori sociali: strumento per gestire gli esuberi e non per estinguerli. Sulla base di ciò Cub è rimasta sui suoi passi ”. A dover cambiare, secondo Daniele, è anche il rapporto tra parte sociale e realtà sindacali: “I lavoratori, soprattutto nel settore del trasporto aereo, hanno sempre delegato ogni genere di lotta alle organizzazioni sindacali, e tutto questo ha portato allo ‘sfacelo’ del settore. Il modo in cui il sindacato deve gestire le problematiche dei lavoratori si fonda sul principio della collettività: assemblee e manifestazioni da cui escano reali problemi che i sindacati possano portare in azienda o al governo”.

Alla manifestazione erano presenti Silvana De Nicolò, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ed Anna Maria Anselmi, vice sindaco e assessore alle attività produttive del comune di Fiumicino.“L’importanza di questa causa non si limita ai lavoratori coinvolti – Ha affermato Anselmi – ma estende le sue conseguenze anche in ambito comunale: gli operai che hanno perso i posti di lavoro e quelli che li rischiano sono cittadini di Fiumicino ed Ostia, e noi come istituzione abbiamo il compito di restare vicini alla categoria”. Il 21 novembre, ha affermato la vice sindaco, alla riunione con Adr per la questione Duty Free i rapporti tra lei e la società si sono incrinati. “L’atteggiamento della Regione rispetto al problema è sembrato relativamente positivo – Afferma invece Silvana De Nicolò – Sono state presentate due mozioni da parte del centrosinistra volte ad impegnare Inps e ministeri competenti  sulla vigilanza nel settore, affinché i livelli occupazionali presso il comparto aereo siano tutelati. Piuttosto vuote come mozioni, ma recepite positivamente”.

Una situazione che coinvolge non solo Fiumicino ma tutto il territorio nazionale; una lotta alle privatizzazioni che, negli ultimi giorni, ha visto Genova bloccarsi nell’intero settore dei trasporti ed agitarsi nel fervore contro quella “ventilata”  di privatizzazione che ha prima acceso, poi condotto e infine placato con smentita, le manifestazioni di cittadini e operai del settore dei trasporti nettamente opposti a quel “passamano” da pubblico a privato che negli ultimi anni ha caratterizzato le politiche economiche italiane. Esempio eclatante è quello di Alitalia: “Alitalia è l’emblema di come le privatizzazioni siano la rovina del settore dei trasporti – Ha concluso Amoroso alla manifestazione – A partire dalla privatizzazione del 2008, infatti, non solo si è visto un numero di esuberi eclatante, ma il debito della compagnia è nettamente aumentato”. Soluzione finale dunque, secondo l’idea di protesta di CUB e dei lavoratori coinvolti nella vicenda di Fiumicino, è quello della nazionalizzazione delle compagnie.
Giulia Capozzi